Originariamente Scritto da
Harkhorus
Cerco di spiegare....... allora, naturalmente, tutto il personale in servizio alla 3^ cp. Como proveniva, ad andare bene, dal profondo sud d'Italia. Uno dei più vicini ero io, di Roma, gli altri ancora ne dovevano fare di chilometri.
Quindi, per coesistere insieme, bisognava innanzitutto un profondo rispetto, rispetto che era dovuto anche a chi doveva ancora arrivare lì, il suo nome era solo scritto su un radiomessaggio, pulcini che erano attesi da piccole attività di rinforzo psicoculturale che noi già anziani di PI riversavano sui baschi verde pisello in arrivo.
Ognuno di noi (parlo di 24 anni fa, non c'erano i mezzi di comunicazione di adesso) aveva bisogno di andare a casa, di staccare la spina e, per fortuna, a differenza dei colleghi impiegati in dogana o nel raparto stanziale, il Comandante permetteva un accumulo non dico esagerato di RS, ma rispetto a quei tempi farsi 4 RS di fila, senza intaccare fortemente la licenza era il massimo. Smontante, 4 RS, un paio di LO, montante e ti facevi una settimana a casa (a parte il povero Umberto che quando partiva.... partiva, migrava nella sua Salerno come le rondini!!!).
Per fare funzionare la macchina, però, bisognava essere responsabili; nessuno è mai stato richiamato da casa per esigenze di servizio, semplicemente se c'era un'esigenza non si smontava, o si faceva due, tre turni al giorno, proprio perchè ognuno di noi sapeva ed era certo che chiunque avrebbe fatto la stessa cosa per lui.
Questo Spirito di Corpo ho tanto piacere che sia continuato, e ne è la prova di tutti i ragazzi che, a LPT dopo di me, hanno ancora quel Reparto nel cuore.
Posso quindi dire che i vecchi Svat-Pi hanno fatto un buon lavoro.
E poi, la maggior parte eravamo tutti paricorso, quindi l'amicizia c'era già e i nuovi arrivati si integravano quasi subito con i "vecchi" perchè doveva funzionare così.
Naturalmente, tutte queste cose positive si riflettevano poi nell'ambito lavorativo, già slegato da vincoli territoriali, permettendo risultati veramente gratificanti.
Credo che questi siano alcuni dei motivi che portano a ricordare sempre con affetto quei luoghi, quelkla caserma, quei colleghi.
Saluti
Segnalibri