Lo sport è un ottimo strumento per veicolare "messaggi" per promuovere "immagine" ma sia i messaggi che l'immagine devono già esserci, crearli attraverso lo sport è una cosa estremamente costosa.
Oggi tutti gli atleti di un certo livello sono "professionisti" o "semi-professionisti" quasi in tutti gli sport fosse anche il campionato italiano di ping-pong.
Assicurarsi un veicolo pubblicitario importante e una sicura visibilità, concedendo uno pseudo arruolamento è di fatto un affare per la FFAA non può esserlo per l'atleta, il quale sportivamente presta solo la sua immagine in cambio di riconoscimenti poco più che simbolici.
Che quindi gli atleti (olimpionici e molti altri) non siano militari in forza effettiva ma solo atleti, non deve scandalizzare nessuno, il loro compito è solo quello di gareggiare...su campi sportivi e non campi di battaglia.
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