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Risultati da 31 a 40 di 212

Discussione: Operato quotidiano del personale di Polizia Penitenziaria

  1. #31

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    Un triste giorno per il corpo di Polizia Penitenziaria, alla famiglia dell'assistente Mazzocchi
    vanno le condoglianze più sentite per la perdita prematura del loro congiunto.
    Voglio augurarmi anch'io che si faccia luce al più presto e che i colpevoli di questo vile gesto vengano assicurati alla giustizia.
    Il Poliziotto Penitenziario è l'ultimo baluardo dello Stato Italiano in una terra di confine fra la legalità e l'illegalità che è l'istituto penitenziario


    Stai cercando un vecchio commilitone?

  2. #32
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    Era evaso dall'ospedale Sacco di Milano il 2 marzo scorso, dove si trovava ricoverato senza piantonamento dal 26 febbraio. Salim Ahmed, libico,52 anni è stato catturato dagli uomini della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale "San Vittore" di Milano mentre era intento a consumare un pasto in un bar del centro cittadino.
    Il Salim scontava una pena per la quale sarebbe stato scarcerato nell'agosto prossimo ed è stato catturato dopo un'intensa attività di investigazione posta in essere dal personale di San Vittore che ha individuato l'evaso all'interno del bar che il Salim era solito frequentare.
    Riconosciutolo dalle foto segnaletiche, i poliziotti penitenziari si avvicinavano e, bloccatolo, lo traevano in arresto.


    fonte: http://www.polizia-penitenziaria.it
    Ultima modifica di 8izilop; 08-03-10 alle 23: 14
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  3. #33
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    La Polizia Penitenziaria del Reparto di Cremona, in data 9 marzo, durante un controllo all'interno dei locali adibiti a lavorazione falegnameria dell'istituto penitenziario cittadino ha rinvenuto un oggetto di legno lavorato in modo tale da ottenere da una estremità una punta ben acuminata, con una lunghezza totale di 16 cm.
    La rudimentale arma era celata dentro uno scatolone di materiale di risulta e la sua natura avrebbe potuto eludere i normali controlli eseguiti con i metaldetectors.
    L'oggetto è stato sequestrato ed un detenuto lavorante P.A., milanese, di 23 anni, è stato ritirato dall'attività lavorativa in attesa di ulteriori indagini.


    fonte: http://www.polizia-penitenziaria.it
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  4. #34
    adeinos
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    Personale di Polizia penitenziaria in servizio presso il nucleo di Sorveglianza Varchi Città Giudiziaria di Roma a piazzale Clodio ha sventato, quest'oggi, un tentativo di evasione da parte di un ucraino portato in tribunale per il giudizio di direttissima a causa di un furto aggravato. L'uomo, eludendo la sorveglianza dei carabinieri ha raggiunto via Varisco dove però è stato bloccato e immobilizzato da 2 assistenti di Polizia penitenziaria in servizio presso il varco di via Varisco che lo hanno riconsegnato ai militari i quali lo hanno ricondotto in aula. (omniroma.it)



    ---------------------Aggiornamento----------------------------

    A parte tutto quello che c'è scritto sono orgoglioso d far parte di questo corpo d polizia. Per assurdo che possa sembrare sono più contento ora del mio lavoro che mi trovo in servizio pratico, attivo rispetto a quando mi trovavo nel corso di formazione.
    L'operato quotidiano del poliziotto penitenziario (dal grado d'agente a quello apicale) non è inferiore per impegno a quello delle altre forze dell'ordine, è un mestiere che se si vuol farlo bene bisogna sapere e volere usare il cervello.
    Se poi la realtà o l'immagine non è (a causa dei media o di altro) al pari di altre uniformi ed altri colori non è colpa di chi si trova in prima linea a fare il proprio dovere, lì il poliziotto peniteziario non c'entra nulla .
    Ultima modifica di adeinos; 14-03-10 alle 22: 25

  5. #35
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    ESATTO,
    noi il nostro lo facciamo più che bene e non siamo secondi a nessuno, se l'opinione pubblica e/o i media non ci tengono nella giusta considerazione il problema non è mio, purtroppo l'ignoranza è tanta.
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  6. #36
    adeinos
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    Magari le relazioni frai media e i vertici (o le strutture incaricate a tal proposito) delle altre f.f.o.o. sono più consolidati dal tempo.

  7. #37
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    In data 21 marzo 2010, alle ore 16:00 presso la sede della Lega Internazionale dei Diritti dell’Uomo – Salone degli Affreschi – Via Daverio, 7 Milano, si svolgerà la cerimonia di conferimento Onoreficenza di “Cavaliere dei Diritti Umani” che verrà riconosciuta al Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Monza.
    Tale Onoreficenza verà riconosciuta al citato personale per la professionalità dimostrata, l’alto senso del dovere e l’attaccamento al lavoro svolto in occasione di un grave evento verificatosi presso l’Istituto monzese in data 21 gennaio 2009, quando, un detenuto ristretto presso quella struttura, ha appiccato un incendio nella propria camera detentiva propagatosi ulteriormente e mettendo a rischio l’incolumità di tutti i detenuti presenti nella sezione detentiva nonché del personale ivi in servizio.
    Di fronte a tale situazione di emergenza, il personale di Polizia Penitenziaria è intervenuto prontamente, traendo in salvo il detenuto attore del suddetto gesto e scongiurando conseguenze per i restanti detenuti ubicati presso la medesima sezione detentiva.


    fonte: http://www.polizia-penitenziaria.it
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  8. #38

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    adenois cm ti trovi in carcere...ke ruolo svolgi....in quale 6....

  9. #39

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    Fonte: torinocronaca.it

    Detenuto clandestino massacra un agente «Poteva accecarmi»
    TORINO 25/03/2010 - «Sono entrato nella cella e mi ha stordito con un pugno in volto. Poi me ne ha dati altri, ha tirato fuori un coltel*lo di plastica e mi ha ferito sul collo, sulla guancia, vici*no all’occhio. Sembrava una furia, e se un collega non mi avesse tirato fuori non so co*sa mi avrebbe fatto». Per for*tuna, quel collega è arrivato. E Mario (lo chiameremo co*sì), agente di polizia peniten*ziaria aggredito da un clan*destino tunisino condannato per rapina, furto e inosser*vanza all’ordine di espulsio*ne, se l’è cavata con 15 giorni di prognosi, una doccia ges*sata al polso, qualche taglio sul volto e un occhio tume*fatto.
    « Lavoro al repartino delle Molinette - racconta - e saba*to, quando sono stato aggre*dito, eravamo sotto organico. Avremmo dovuto essere in sei, e avrebbe dovuto esserci una collega donna per la de*tenuta di sesso femminile. Ma eravamo soltanto in tre. Io, il capoturno, e il collega in sala video. È stato lui ad accorgersi che un detenuto tunisino stava tagliando le lenzuola per farsi una cor*da ». Nel repartino, tra le al*tre, sono ristrette persone con problemi psichiatrici che vengono sorvegliate not*te e giorno affinchè non si facciano del male.
    «Temevamo che volesse im*piccarsi - prosegue l’agente *e allora sono andato a con*trollare di persona. Quando ho aperto la porta, il detenu*to mi ha detto che aveva mal di testa. Poi, in un attimo, mi è saltato addosso. Mi ha sfer*rato un pugno che mi ha stor*dito, poi un altro. In mano aveva un coltello di plastica di quelli che vengono dati per il pranzo, e mi ha ferito anche con quello. Ho rischia*to di rimanere accecato, e non fosse stato per il collega non so come sarebbe finita». Il collega che ha sottratto Ma*rio al pestaggio è lo stesso che aveva visto il detenuto tagliare il lenzuolo. «L’altro era all’ingresso, e non poteva muoversi. Ma anche quello che mi ha salvato ha dovuto lasciare la propria postazio*ne per soccorrermi. È il solito problema - denuncia Mario *i detenuti sono sempre di più, e noi sempre di meno».
    Il detenuto che ha aggredito l’agente, Alì M., 30 anni, era stato arrestato il 26 luglio 2008 dai carabinieri di Gino*sa, in provincia di Taranto. Condannato per rapina, furto in appartamento, scippo e inottemperanza all’ordine di espulsione, deve scontare una pena che scade il 9 otto*bre 2012. Qualche tempo fa è stato trasferito a Torino, e la settimana scorsa è arrivato al repartino delle Molinette per essere sottoposto ad alcune cure. «Sabato gli ho servito il pranzo - racconta ancora Ma*rio - e sembrava tranquillo. Poi non so cosa sia successo. Certo è che da qualche tempo i detenuti sono più tesi. Non è ancora stato installato il digitale terrestre, e non pos*sono guardare la tv. Sembra una questione di poca rile*vanza, ma nel repartino non lo è».
    Fa' come se fossi a casa tua, ma non dimenticare che qui io sono a casa mia.- Agente

  10. #40
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    Alcuni detenuti ristretti nella Casa di Reclusione di Porto Azzurro nell’Isola d’Elba ha tenuto in ostaggio due agenti di Polizia Penitenziaria per circa due ore nel pomeriggio del 6 aprile.
    I detenuti avevano sequestrato gli agenti sotto la minaccia di alcune lame rudimentali in loro possesso, per lamentare le condizioni di vita carceraria del penitenziario, la mancanza di acqua calda ed il mancato cambio delle lenzuola.
    Il Comandante di Reparto, Commissario Vincenzo Pennetti, ha immediatamente condotto le trattative con i rivoltosi, dimostrando grande capacità e portando alla resa i detenuti senza alcuna conseguenza per gli ostaggi che, nel frattempo, avevano gestito il loro sequestro con freddezza e professionalità.



    FONTE: http://www.polizia-penitenziaria.it
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