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Risultati da 1 a 10 di 58

Discussione: Violazione proprietà privata mobile da parte di FFOO

  1. #1
    Bannato
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    Predefinito Violazione proprietà privata mobile da parte di FFOO

    Non sapevo esattemente se postare questo quesito nella sezione Polizia o Carabinieri ma, visto che interessa entrambi, lo posterò qui. Poi magari i moderatori mi correggerranno, spero, spostandolo dove meglio sta.
    Tutto nasce da una chiacchierata poche sere fa al pub con alcuni vecchi amici/colleghi (si: mi sono fatto una birra e ho guidato fino a casa! ): rivangavamo un vecchio episodio occorso una dcina di anni fa in Nigeria, dove fermammo un tizio di colore con una valigetta chiusa con serratura a combinazione. Noi lo abbiamo fermato e perquisito e, quando gli abbiamo chiesto di aprire la valigetta lui si è rifiutato (credo perchè non ne sapesse la combinazione; non parlo francese). Quindi abbiamo proceduto, tra le sue urlanti proteste, ad aprirla con il camillus, praticamente distruggendola. All'interno solo documenti e in francese. In seguito alla grande lavata di capo che ci diedero scoprimmo che era solo un addetto all'ambasciata francese a Lagos (era di colore perchè francese, non perchè del posto!) che trasportava dei loro documenti e il tipo aveva fatto "il giro largo" della città al solo scopo, pare di "veder le donnine". Chi ci ha rimesso siam stati noi, non certo lui, con la sollevazione da tali compiti, la compagnia che ci ha cazziato (senza lettere però) e la polizia locale a sostituirci per quei compiti, con somma delusione e stizza dei corrotti poliziotti locali.
    Aldilà dell episodio, se qui in italia capita che un posto di blocco/controllo fermi un cittadino italiano con, in auto, un'analoga valigetta chiusa da combinazione, che si fa? Quali sono le procedure e come vi comportate voi? Rompete tutto, accompagnate in caserma per accertamenti o sequestrate il bene?

  2. #2
    ale66
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    Il tutto dipende perche è stato fermato , se si decide di perquisire una persona estendendo sull'autovettura tale atto devono sussistere gravi motivi ovvero ricerca di materiale probatorio , ricerca armi o droga, se si procede per questa tipologia di controllo si può "sequestrare preventivamente" la borsa "chiusa che non si può aprire" in attesa di ulteriori accertamenti , naturalmente se la persona comprova lo status di diplomatico tanto di scuse e via .

  3. #3
    Utente Expert Marina L'avatar di Charlie 2
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    Per effettuare una perquisizione, a meno che non ci si trovi in flagranza di reato, ci deve essere SEMPRE un mandato dell'autorità giudiziaria. Infatti nei normali posti di blocco gli agenti chiedono al proprietario di aprire il cofano (e questa azione non è una perquisizione). Il proprietario, in assenza di un mandato, può rifiutarsi ed aspettare che gli agenti chiamino il magistrato di turno per farsi rilasciare il mandato.

    Inoltre il fermato, se militare Ufficiale o Sottufficiale, può richiedere che la perquisizione sia effettuata alla presenza di un parigrado/equivalente. Al termine della perquisizione deve essere rilasciato un verbale di perquisizione con eventuale verbale di sequestro se ci sono beni sequestrati.

    In genere, tuttavia, quando le FF.OO. effettuano dei posti di blocco per scopi mirati (es. quello che diceva Ale66) hanno il mandato del magistrato che autorizza le perquisizioni delle auto/oggetti personali/corporali.
    Ultima modifica di Charlie 2; 06-10-09 alle 18: 13
    Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china......... è a quel punto è un attimo......

  4. #4
    ale66
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    Citazione Originariamente Scritto da Charlie 2 Visualizza Messaggio
    Per effettuare una perquisizione, a meno che non ci si trovi in flagranza di reato, ci deve essere SEMPRE un mandato dell'autorità giudiziaria. Infatti nei normali posti di blocco gli agenti chiedono al proprietario di aprire il cofano (e questa azione non è una perquisizione). Il proprietario, in assenza di un mandato, può rifiutarsi ed aspettare che gli agenti chiamino il magistrato di turno per farsi rilasciare il mandato.

    Inoltre il fermato, se militare Ufficiale o Sottufficiale, può richiedere che la perquisizione sia effettuata alla presenza di un parigrado/equivalente. Al termine della perquisizione deve essere rilasciato un verbale di perquisizione con eventuale verbale di sequestro se ci sono beni sequestrati.

    In genere, tuttavia, quando le FF.OO. effettuano dei posti di blocco per scopi mirati (es. quello che diceva Ale66) hanno il mandato del magistrato che autorizza le perquisizioni delle auto/oggetti personali/corporali.
    Ti devo correggere in condizioni di urgenza e quando non e possibile avvisare il P.M. di turno si agisce di iniziativa con succesiva convalida , e prevista la presenza di un'Avvocato o di una persona di fiducia se questa è prontamente reperibile, ovvero subito .

  5. #5
    Utente Expert Marina L'avatar di Charlie 2
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    Citazione Originariamente Scritto da ale66 Visualizza Messaggio
    Ti devo correggere in condizioni di urgenza e quando non e possibile avvisare il P.M. di turno si agisce di iniziativa con succesiva convalida , e prevista la presenza di un'Avvocato o di una persona di fiducia se questa è prontamente reperibile, ovvero subito .
    Devono esservi validi motivi ovvero la flagranza perchè comunque il magistrato di turno c'è sempre
    Chi semina raccoglie, ma chi raccoglie si china......... è a quel punto è un attimo......

  6. #6
    ale66
    Guest

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    Devono esservi validi motivi ovvero la flagranza perchè comunque il magistrato di turno c'è sempre
    Sei sicuro? Questa tipologia di perquisizioni , anche locali le ho sempre compiute senza avvisare il P.M. di turno.


    PERQUISIZIONI PERSONALI IN MATERIA DI STUPEFACENTI

    Previste dall’art.103 D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, Testo Unico delle leggi in materia di stupefacenti e sostanze psicotrope, queste si differenziano dalle perquisizioni ex art. 352-1° co. del c.p.p. sia in relazione ai presupposti dell’atto, sia in relazione alla finalità per cui vengono poste in essere.
    Infatti mentre per le perquisizioni ex art. 352-1° co. il presupposto è lo stato di flagranza di reato o l’avvenuta evasione, per le perquisizioni in parola questo è costituito dall’esistenza di un’operazione di polizia finalizzata alla prevenzione e alla repressione del traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, nonché dall’esistenza di motivi di particolare necessità ed urgenza tali da non consentire di richiedere l’autorizzazione telefonica del magistrato competente.Solo la sussistenza contestuale di entrambi i presupposti indicati rende legittima questa tipologia di perquisizione.
    Quanto allo scopo, le perquisizioni ex art. 352-1° co, c.p.p. presuppongono l’avvenuta realizzazione di una fattispecie criminosa, tanto è vero che sono finalizzate alla ricerca di tracce o cose pertinenti al reato, mentre, le perquisizioni in materia di stupefacenti hanno un ambito operativo più ampio; esse non presuppongono necessariamente la consumazione di un reato ma possono essere eseguite anche a scopo preventivo.
    Le perquisizioni in materia di stupefacenti possono essere eseguite solo da Ufficiali di Polizia Giudiziaria, ciò non esclude che gli Agenti possano prestare assistenza nel compimento dell’atto; in oltre, queste possono essere estese al mezzo di trasporto dell’interessato, nonché ai bagagli e agli effetti personali del medesimo.
    Della perquisizione deve essere redatto apposito verbale, di cui una copia va rilasciata all’interessato e una copia trasmessa al P.M. competente entro 48 ore per la convalida dell’atto.

    PERQUISIZIONI SUL POSTO EX ART. 4 Legge n.152/1975

    La perquisizione personale sul posto, disciplinata dalla legge che detta disposizioni a tutela dell’ordine pubblico, è anch’essa un atto tipico di iniziativa della Polizia Giudiziaria, finalizzato ad accertare l’eventuale possesso di armi, esplosivi e strumenti di effrazione, tanto sulla persona , quanto sul mezzo di trasporto utilizzato dalla stessa.
    Alla perquisizione possono procedere Ufficiali e Agenti di Polizia Giudiziaria qualora, in relazione alle specifiche circostanze di luogo e di tempo, l’atteggiamento o la presenza di un soggetto non appaiono giustificabili (ad es. durante la vigilanza notturna di un obiettivo sensibile viene notata una persona che si aggira con fare sospetto nei pressi dell’obiettivo stesso).
    I presupposti delle perquisizioni in esame consistono nella sussistenza di casi eccezionali di necessità e urgenza, tali da non consentire un tempestivo provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, e, la circostanza, che sia in corso un’operazione di polizia.
    Questa tipologia di perquisizioni non si fonda sulla necessaria esistenza di un reato, al contrario, le perquisizioni sul posto hanno una finalità sostanzialmente preventiva, e, solo in seguito all’eventuale rinvenimento di armi, esplosivi e strumenti di effrazione detenuti abusivamente, potrebbero trasformarsi in strumenti volti alla repressione di determinati reati.
    La perquisizione sul posto è anch’essa atto soggetto a convalida, dunque, il relativo verbale va trasmesso entro 48 ore dal compimento dell’atto al Procuratore della Repubblica competente.
    Ultima modifica di ale66; 06-10-09 alle 18: 33

  7. #7
    Sergente L'avatar di CCTangodieci
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    Ma posso sapere da dove attingi queste informazioni Charlie 2?

    Hai mai sentito parlare di perquisizioni d'iniziativa? Te lo chiedo perchè hai evidenziato il "sempre" scrivendolo maiuscolo.

    Non è così, gli articoli di riferimento sono il 103 DPR 309/90 per droga, art 4 della legge 152 sulle armi del 1975.

    Art 352 CPP e 354CPP, più altri che a memoria non ricordo.

    La perquisizione, nei casi previsti dalla legge, può in ogni caso essere svolta anche senza decreto motivato del P.M., purchè ne venga richiesta al convalida all'AG entro 48 ore.

    I posti di controllo non vengono eseguiti con il decreto in mano, di solito si preferisce perquestioni logistiche, andare a casa del soggetto, così si fa casa, pertinenze, persona e macchina/e in uso.

    Per tornare in tema, se si scassa la valigetta o si sfonda una porta o si rompe un vetro o un mobile, se ne da atto nel verbale di perquisizione e la procura rifonde i danni.
    Ovvio che è sempre bene evitare, ma a volte nei mandati di perquisizone il giudice autorizza la rimozione degli ostacoli che ritarderebbero o renderebbero impossibile la perquisizione.
    La resa non è nel mio credo!
    Si vince o si perde, resta da vedere se si vince o si perde da uomini

  8. #8
    ale66
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    Tutto giusto solo che nel caso della valigetta se non vi è un'urgenza immediata è sempre meglio sequestrarla preventivamente per accertamenti , magari successivamente si riesce ad aprire senza danneggiarla, almeno noi abbiamo questo modus operandi.

  9. #9
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    A me la perquisizione non da fastidio, nel senso che ne capisco il motivo: spesso per lavoro mi trovo a uscire da locali notturni in ore turpi e se mi ferma una pattuglia lo trovo logico che mi faccia l etilotest e che mi chieda se posso svuotarmi le tasche e aprire il bagagliaio. Il piu delle volte è la norma, ho notato...e non solo per me.
    Mi chiedevo però se si ha una valigetta cui non si conosce la combinazione. Se un ragazzo beccato la sera in giro dichiara che la valigetta è del padre, per il suo lavoro, e che non ne conosce la combinazione che si fa? Alle 2 notte si chiama il padre del ragazzo per aprire una valigetta con dei normali fogli di carta dentro? O si porta all'ospedale piu vicino per radiografarla? Posso capire io che agivo in un contesto urbano non bellissimo ma perchè a volte le FFOO si comportano come se fossimo a un check-point a Baghdad e tutti avessimo bombe nascoste? Voglio dire: in un paese democratico non avrei il diritto di andarmene in giro con una valigetta di cui non conosco il contenuto e non sono in grado di aprire, quale che sia l'ora del giorno?

  10. #10
    Bannato
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    D'altronde, se la valigetta è intoccabile, chi mi puo assicurare che non venga usata per contrabbando (di droga, di audiovisivi, di armi....)?

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