le rispondo con un esempio. La nave ha una serie di sistemi, che vengono manutenuti secondo procedure routinarie giornaliere, settimanali, mensili, etc.
Durante tali manutenzioni, di norma, va tutto bene, se si trova un guasto lo si ripara e tutto va liscio.
Adesso immagini che tra 10 giorni debba partire per l'africa o il medio oriente, ovviamente si farà un controllo di tutto il sistema,lo stesso sitema che ha controllato non più di 10-15 giorni fa, e scopre durante i test che il sistema le spara un BITE di errore, che so, corrente troppo elevata su un ramo, o perdita di potenza sul TWT di un radar... imamginic he questo accada, come peraltro è la realtà, su tre, quattro sistemi diversi, un po' per sfiga, un po' per vetustà degli apparati, un po' perché magari la partenza corrisponde con il raggiungimento delle ore massime di impiego di alcuni componenti.
Ecco che scatta l'emergenza. in 10 giorni bisognerà riparare tutto quanto coordinando e gestendo personale di bordo, personale dell'arsenale, trovando e impiegando scorte e reintegrando quelle in cala non solo pensando alla mera risoluzione delle avarie ma considerando anche il fatto che la nave sarà fuori per mesi.
non è improvvisazione, non è pressapochismo, non è niente altro che gestione di una emergenza, perché per quanto si possa calcolare l'MTBF, la criticità del sistema, la ridondanza e tutte le altre menate, la legge di Murphy permea ogni attività dell'uomo ed è normale che quando meno te lo aspetti capiterà qualcosa di imprevisto.
La routine non è un problema, è appunto routine, roba da scimmie: "per fare questo adopera questa procedura", mentre nella realtà la routine è solo una piacevole isola di efficienza inun mare di inefficienza, tipico dei sistemi complessi, e la marina è un sistema costituito da 32000 persone e centinaia fra navi, barche, battelli, pontoni, caserme, uffici, magazzini, officine, banchine, fari e segnalamenti.
In Marina, certo, esiste una procedura per tutto. Sopratutto in combattimento nulla è lasciato al caso ma la differenza tra un bravo elemento e uno mediocre è proprio la capacità di gestire l'emergenza, che è quell'attività che di fatto richiede le più elevate professionalità. Essendo l’emergenza un fatto imprevisto, per sua stessa natura, coglie di sorpresa tutti i presenti. Saper gestire tale eventualità consente di agire secondo procedure, queste sì, predeterminate, da attuare rapidamente, per promuovere contromisure adeguate alla risoluzione degli imprevisti con il minimo danno per sé e per gli altri.
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