i punti sono due:
l'opinione pubblica, di fronte agli ingenti capitali investiti per l'acquisto di armamenti moderni storce il naso, vittima del "benaltrismo" tipica della democrazia, dove c'è sempre qualcosa di più importante e immediato da portare a termine rispetto a programmi la cui immeidata utilità non è evidente
l'opinione pubblica si indigna quando i militari vengono mandati a combattere conquello che i risicatissimi fondi consentono e poi magari palesano una loro eventuale inadeguatezza.
Ora, ammesso e non concesso che gli USA abbiano degradato o addirittura "spento" i satelliti (cosa impossibile, visto che i satelliti sono 24 e in pochi minuti passano dal golfo di Aden all'Inghilterra, per fare un esempio), la questione è
1- Perché dipendiamo dal GPS statunitense e non da uno nazionale? Risposta: stiamo mettendo in piedi GALILEO ma ci vogliono soldi che è difficile reperire
2- E' un problema di inefficienza italiano? No, non lo è, affidarsi ad un sistema straniero potrebbe comportare questi problemi. Ecco perché l'industria della DIfesa dovrebbe essere sostenuta
3- Pensate che l'equipaggio del Libeccio, per far mandare qualche e-mail a Milano al giornalista, abbia scomodato il SICRAL? Certamente no
4- I satelliti non vengono "spenti" ma vengono inibite le chiavi dei codici, è come quando con i vecchi decoder telepiù aggiornavano i codici e si dovevano riprogrammare le schedine pirata. Quindi a bordo avranno dovuto semplicemente aspettare le chiavi.
e ora torniamo alla questione che riporta.
DI una settimana di navigazione il giornalista nona avrà certo potuto comprendere quasi nulla di quello che gli accadeva attorno. io stesso, i primi giorni di navigazione della mia vita fui investito da uno shock difficilmente descrivibile. COsa ha potuto sottolineare, quindi il buon Alberizzi, se non la cosa che più poteva comprendere? Quando non è riuscito a mandare le e-mail a casa ha chiesto perché e la risposta laconica del comandante o dell'ottimo CRTAO che i satelliti non erano disponibili è stato ottimo spunto per tirar giù un paio di righe circa lo strapotere USA e, da buon italiano, ha sottolineato con il masochismo tipico del popolo della pizza e degli spaghetti i nostri limiti.
Carenze dell'ufifico stampa della marina? Sciente scelta editoriale? Distrazione? Sottile tentativo di ridicolizzazione della missione africana della nostra unità? Chissà, certo è che come sempre l'opinione pubblica è pronta puntare il dito su ogni microscopica pecca del nostro sistema ignorando le macroscopiche qualità dei nostri soldati, marinai e avieri.
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