si
no
Cari colleghi:
Torno a rinnovare questa dibattuta discussione per rinnovare alcuni aggiornamenti salienti. Dopo ieri sera, posso con notevole sicurezza affermare, da fonti quasi del tutto certe, le seguenti novità:
- Sulla drop sembra quasi ufficiale, sia reintegrato il vecchio pomodorino incoronato, a cui conseguirà ovviamente la rimozione dell'attuale tondo di riconoscimento del corpo d'armata.
- La pizza da apporre sulla schiena, ben cucita su CBT o Parka, sembra sarà rimossa in quanto NON PREVISTA dalle normative internazionali NATO, secondo alcuni regolamenti militari, di cui anche l'italia è stato firmatario. Vorrei appunto sottolineare questo aspetto fondamentale: la croce rossa ha la sua componente militare, ma innanzitutto è un istituzione internazionale. Siamo quindi subordinati, non solo alla disciplina militare nazionale, bensì anche quella internazionale prevista dai trattati bellici della NATO.
Questo è quanto.
. d'aquila penne; ugne di leonessa .
Vorrei puntualizzare che la questione non è relativa al fatto che la CRI sia parte di un organismo internazionale. Il fatto è che essendo ausiliari delle FFAA si devono seguire gli stessi regolamenti che esse seguono. Essendo l'Italia partner nella NATO, le sue FFAA devono seguire gli standard di quest'ultima e anche CMCRI ed EI SMOM devono farlo in quanto corpi ausiliari.
Saluti
Diciamo che era lo stesso concetto che anche io intendevo sottolineare.
. d'aquila penne; ugne di leonessa .
il concetto sia uno o l'altro mi avete dato una gran bella notizia..... meno bella per quelli che se la erano già appiccicata e dovranno comprarsi la cbi nuova.
Caporale Leonardo Poli
VI Centro
Ah, dimenticavo: la drop come iniziativa di cambiamento è stata fermata dal caro ministero della difesa per un unico motivo.
Come chi di voi sa, un tempo le truppe di croce rossa militare (risale al primo conflitto mondiale) avevano l'uniforme differente da quelle del regio esercito. Furon poi modificate ed accostate a quelle dei nostri soldati perchè venivano bersagliati da fuoco amico, in quanto scambiati per militari austriaci. I colori erano quasi identici.
Questa volta però il motivo che ha negato questa modifica non è lo stesso, bensì:
L'esercito sembra si stia preparando a modificare, anch'egli, la propria uniforme ordinaria (drop). Per questo la Russa ha bloccato l'intervento di Rocca, volendo dare priorità ai propri...per poi lasciar cambiare anche noi. Non so se accostando l'uniforme a quella nuova dell'E.I. o diversa ugualmente, come era la prima idea. Ma era solo un provvedimento negato per priorità di cambiamenti quindi fondi a seguito.
Se è tutto chiaro, questo mi ero dimenticato di specificarlo. Mi spiace.
. d'aquila penne; ugne di leonessa .
Non è esattamente così. La storia uniformologica del CM CRI è molto articolata. Basti sapere che a seguito dell'adozione definitiva del grigio verde da parte del RE (1909) il CM CRI adottò il colore grigio marrone (1910). Nel 1916 il MdG decise di uniformare il tipo di uniforme impiegato dalle nostre truppe in zona di guerra e quindi venne reso obbligatorio l'uso dell'uniforme grigio verde "mod. 1909" per tutte le unità militari in zona di guerra. Perchè questa esigenza? Perchè molte unità quali i servizi, la sanità o l'artiglieria usava ampiamente l'uniforme da fatica grigia (mod. 1912) o curiosi mix fra l'uniforme da fatica e quella di marcia grigio verde. E' a questo punto che anche il CM CRI adotta il grigio verde. Il rischio di confusione con le forze austriache non esisteva dato che gli austriaci vestivano inizialmente il colore grigio azzurro (hectgrau) e successivamente il grigio ardesia (feldgrau)
Questa può essere la spiegazione ufficiale ma non sta in piedi. Diciamo che forse qualcuno non ha valutato il fatto che cambiare un'uniforme militare è un processo molto delicato e complesso. Una decisione simile non può esser presa senza prima condividerla con le Autorità competenti....
.... per i miei ragazzi: Tenente Joker!
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