Originariamente Scritto da
blasonario
Ho chiesto: pare che non sappiano di che cosa si tratti e il dirigente non voglia, cito fedelmente, "prendersi la responsabilità di mettere la propria firma". Ora, io capisco la rarità di dipendenti pubblici che vogliono impegnarsi in un Corpo Militare ausiliario delle FFAA, ma un dirigente nel settore pubblico può permettersi di negare il nulla osta? Specialmente data una simile spiegazione? Se nessuno vuole prendersi la responsabilità di qualcosa, allora - per esempio - nel settore del Servizio Sanitario Nazionale tutti i medici dovrebbero rifiutarsi di fare la benché minima operazione chirurgica!
Io, personalmente, ho dato un'occhiata alla questione dell'esclusività del dipendente pubblico, ma pare che le attività di volontariato non a fini di lucro siano, per consuetudine, tollerate e assecondate.
Poi, io conosco bene l'ambiente di quella persona che si è visto negato il nulla osta e, come molti di noi possono comprendere, trattandosi di ambiente scolastico, si vede veramente di tutto: assenteisti, cambio di 5 supplenti donne sullo stesso posto perché 4, dico 4, firmavano il contratto e il giorno dopo si mettevano in maternità, altri dipendenti che ogni anno, dopo circa una settimana di lavoro, si mettevano già in malattia... ecco, davanti a tutto questo, con che coraggio un dirigente può permettersi di negare ad un tizio di servire in un corpo militare come anche, penso, nella protezione civile, quando il resto della baracca non regge per questioni, invece, di puro lucro (pensate solamente a quanti avvocati, ingegneri, architetti lavorano sia a scuola che nel proprio studio privato)... dai, io penso che sia una sorta di abuso di potere da parte di un dirigente nel settore pubblico...
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