Originariamente Scritto da
AngelCastorelli
Carissimi, vorrei aprire una discussione su una delle forze morali più negative e malefike ke "inquinano" l'animo umano: l'odio.
Secondo voi l'odio non scaturisce dalla frustrazione, dall'insicurezza, dalla paura, dal complesso di inferiorità, dall'ansia emotiva e esistenziale, dal bisogno di autoaffermazione e di riscatto, e dall'incapacità di instaurare rapporti e relazioni sufficientemente positivi, armoniosi e "produttivi" con gli altri?
L'odio non è forse il sintomo di un profondo disagio e malessere interiori?
L'odio non è forse la conseguenza di una debolezza, allorquando ci si sente schiacciati e sovrastati da qualcosa ke riskia di sopraffarci e annullarci?
L'odio non è forse il sintomo principale dell'incapacità di vivere in modo creativo e "solare" e spontaneo e ottimistico?
L'odio non è forse il minimo comune denominatore e il trait d'union di tutti i peccati capitali?
L'odio non è forse l'altra faccia dell'amore?
Sono tutte domande retorike, lo so, ma mi piacerebbe leggere qualke vostra risposta, ke sicuramente sarà anke poetica, oltre ke "pregna" di skietta umanità.
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