Il cavallo fa parte da sempre dell'Amministrazione forestale, fin dal suo anno di fondazione, nel 1822. Le pattuglie forestali a cavallo assicuravano il controllo del territorio con particolare riferimento alle aree rurali e montane del Paese, con il compito prioritario di gestire e salvaguardare il patrimonio boschivo nazionale. Il binomio forestale-cavallo incontra un periodo di flessione negli anni '70 a causa del crescente impiego dei mezzi motorizzati da parte del personale del Corpo forestale dello Stato. Negli anni '80, con lo sviluppo di una maggiore coscienza ambientale e con l'estensione delle aree naturali protette e del numero dei parchi nazionali, il Corpo forestale dello Stato ha dato nuova spinta al servizio a cavallo sul territorio.
Le attività dei forestali a cavallo
Nel 2002 il Corpo forestale dello Stato ha riorganizzato, disciplinato e reso più operativo, su tutto il territorio nazionale, il servizio a cavallo.
Tra i compiti principali segnaliamo:
· la sorveglianza dei boschi e delle aree di interesse naturalistico;
· l'attività di conservazione e controllo delle aree protette di rilevanza nazionale ed internazionale;
· il contrasto alle violazioni delle norme di tutela della fauna e della flora;
· l'attività di polizia ambientale finalizzata alla pubblica sicurezza;
· la prevenzione degli incendi boschivi;
· la salvaguardia dei luoghi ad alta fruizione turistica.
In collaborazione con la Polizia di Stato, nell'ambito del progetto "Parchi sicuri", viene svolto inoltre il servizio a cavallo nei principali parchi urbani e peri-urbani nelle città di Roma, Firenze, Napoli, Pisa, Grosseto, Asiago, Cortina e Bibione. Con il proprio "Reparto d'onore" a cavallo, il Corpo forestale dello Stato interviene inoltre alle celebrazioni annuali per la fondazione della Repubblica e nelle più importanti cerimonie e manifestazioni, civili, militari e religiose.
Formazione del personale, allevamento e preparazione dei cavalli
Per lo svolgimento del servizio a cavallo, il personale deve conseguire la specializzazione di cavaliere dopo aver superato un apposito corso di addestramento della durata di 10 settimane, presso le sedi della Scuola di equitazione della Marsiliana-Belagaio (GR) e Galeone-Martina Franca (TA). Il programma didattico prevede lo studio e la conoscenza di numerose materie, tra le quali: ippologia, veterinaria, topografia e orientamento, tecniche di primo soccorso, cura e governo dei cavalli, equitazione con attività addestrative in maneggio ed esercitazioni operative all'interno di zone boscate.
Il Corpo forestale dello Stato, per l'allevamento e la preparazione dei cavalli in servizio, si avvale dei propri centri di selezione, istituiti presso le strutture degli Uffici territoriali per la biodiversità che da tempo hanno consentito la conservazione del germoplasma delle razze equine autoctone, in particolare delle razze "maremmana" e "murgese". Particolare menzione meritano le strutture del Corpo forestale dello Stato presso gli Uffici territoriali per la biodiversità di Follonica (GR), Pieve S. Stefano (AR), Siena e Belluno per la razza maremmana e di Martina Franca (TA), Potenza e Cosenza per la razza murgese.
I reparti ippomontati
Oltre 20 sono i reparti a cavallo del Corpo forestale dello Stato distribuiti sulla Penisola, e in particolare nei territori dei seguenti parchi nazionali:
· Parco nazionale del Circeo
· Parco nazionale del Gargano
· Parco nazionale della Calabria
· Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano
· Parco nazionale dei Monti Sibillini
· Parco nazionale della Maiella
· Parco nazionale del Pollino
· Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi
· Parco nazionale della Sila
· Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
· Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
· Parco nazionale dell'Arcipelago della Maddalena
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