Originariamente Scritto da
Westindias
Guardi, io non ho affermato di conoscere la sua motivazione, ho semplicemente letto quello che scrive.
Da quello che scrive la P.A. non ne esce bene, anzi direi piuttosto male, almeno dal punto di vista dell'arruolamento. Mi pare che possiamo convenire su questo.
Vero è anche il fatto che lei non afferma che, nonostante il degrado patologico dell'arruolamento, la P.A. ne risenta e questo glielo concedo, evidentemente lei ritiene che, nonostante questo peccato originale, la P.A. sia poi sostanzialmente sana: evidentemente i 95 arruolati per raccomanadzione saranno come Paolo sulla via di Damasco.
Io questo lo poteri anche condividere, ma se 95 su 100 hanno questi comportamenti non si parla di 95 casi isolati, ma di una seria politica aziendale. Cioè, e ne converrà, si può parlare di mele marce in una cassetta sana, ma, dalle cifre che lei (e non io) ha dato, si fa prima a buttare via la cassetta, cercare i sani equivale alla ricerca dei giusti di sodoma di biblica memoria. Spero che almeno su questo convenga.
Non dubito della bontà delle motivazioni che la animano, mi chiedo se seriamente lei pensa potersi di trovarsi bene in un ambiente in cui tali motivazioni sono condivise da solo altre quattro persone su cento; e non pensa che il suo comportamento, che non dubito adamantino, non farà altro che attirarle il rancore di quelli che non lo sono punto? Che le renderanno almeno la vita difficile, se non impossibile. Perchè il problema è non solo entrare, ma anche rimanere.
Come le scrissi in altro luogo, personalmente non ho la vocazione del missionario e, con un certo realismo, dubito della sua capacità di prevalere sugli altri 95 e non perchè non possa pensare che sia persona capace e determinata, probabilmente brillante, ma perchè chi rema contro sono ben 95: di fronte a certi rapporti di forza il valore sbiadisce.
Quindi la parola "posizione schizofrenica" deve essere interpretata come l'aspirazione ad entrare in un posto per la quale, ho ritenuto leggendola, ha ben poca stima. SE poi intende rispondermi che "il corpo può amare ciò che il cuore disprezza", allora mi inchino e non posso che augurarle la migliore fortuna.