ok, allora secondo il tuo ragionamento io dovrei venire a spaccarti la testa perchè tu mi hai spaccato l'armadietto no? occhio per occhio..
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Nel Luglio del 2001 ho svolto il mio servizio di leva nell'Arma dei Carbinieri nel 2° Battaglione Carabinieri Liguria di stanza a Genova.
Sono profondamente attaccato all'Arma e alle FFOO in generale tanto che ho appena finito di realizzare una mostra fotografica sui Carabinieri organizzata col Comandante della locale Compagnia.
Nei giorni del G8 non ho svolto servizio in strada così come tanti del mio reparto in quanto molti erano impegnati distaccati in Sicilia. Però naturalmente, come penso tutti i colleghi in quei giorni, eravamo attaccati alle radio e alle TV per seguire l'evoluzione della situazione nella speranza di venire impiegati anche noi. E naturalmente il tifo era da stadio. Cariche, idranti, blindati, retate e perquisizioni. Tutto sembrava legittimo e anzi, ci sembrava poco. Di più ne dovevano prendere dicevamo. E alla notizia della morte di Carlo Giuliani nessun segno di pietà, solamente risate. Non ci rendevamo conto della immensa tragedia accaduta a lui, a Placanica e a tutte le FFOO.
Eravamo stati caricati in una maniera incredibile. Ci era stato detto che i manifestanti ci avrebbero tirato boccette e siringhe di sangue infetto, che avrebbero tentato di rapirci, che avrebbero usato armi da fuoco! Vi lascio immaginare con quale stato d'animo eravamo. E non parlo solamente di me, di noi del Battaglione. Tutti i CC avevano subito lo stesso trattamento comprese le famigerate CIRR.
Poi passata la festa e finito il clamore si iniziò a capire che forse non tutto era andato per il verso giusto e che forse anche l'operato di noi appartenenti alle FFOO non era stato proprio cristallino. E così comincia ad interessarmi alle indagini in corso, Processo ai 25, Diaz, Bolzaneto. Penso di essere uno dei pochi in Italia ad essersi letto buona parte dei verbali delle audizioni dei processi svolti.
E sinceramente quello che è successo alla Diaz, anche senza aver visto il film, non si può certo definire un'operazione da manuale. L'allora Vice Questore Fournier là defini una Macelleria Messicana e sul momento in uno sfogo avuto col suo comandante Dr. Canterini disse "con questi macellai non ci voglio più lavorare". Fu sempre lui ad ordinare ai suoi uomini, dopo aver assistito a pestaggi a senso unico, di riporre i tonfa e uscire immediatamente dall'edificio.
Questa era l'operazione che doveva ristabilire gli equilibri, come disse l'allora Vice Capo Vicario della PS Prefetto Andreassi " che fosse sentita la necessità di effettuare il maggior numero di arresti possibile per poter recuperare l'immagine delle forze dell'ordine che non erano riuscite a fermare gli atti vandalici e gli scontri di quei giorni. Si fa sempre così, in questi casi. È un modo per rifarsi dei danni ed alleggerire la posizione di chi non ha tenuto in pugno la situazione. La città è stata devastata? E allora si risponde con una montagna di arresti."
E poi ci sono i 93 ferito, alcuni gravissimo, sui 93 arrestati.
I 70 tonfa appartenenti agli uomini del VII Nucleo sequestrati perchè sporchi di sangue, sui 73 presenti quella sera.
Le bottiglie molotov rinvenute dal Dr. Guaglione il pomeriggio del Sabato vicino Piazza Rossetti, depositate su un Magnum della PS e poi rinvenute e sequestrate, dopo un giro di mani tra vari alti funzionari, all'interno della scuola Diaz e fatte passare come la prova regina.
Gli oggetti contundenti sequestrati che poi si è scoperto essere stati scoperti in uno stanzino chiuso a chiave e aperto successivamente all'irruzione.
Il tentato accoltellamento ai danni di un agente del VII Nucleo che poi si è rivelato una montaturta.
La presenza assolutamente anomala sul posto di altissimi funzionari della PS, addirittura il Prefetto Dr. La Barbera arrivato di corsa da Roma il Sabato Sera.
E poi le condanne in primo e secondo grado di giudizio.
Insomma, film o non film, a voi non sembra di essere stati presi in giro?
Ringrazio Grale davvero per la testimonianza. Io sinceramente mi fido ciecamente delle istituzioni nelle quali non soltanto credo ma nelle quali sto cercando di entrare. Non potrei fare diversamente. L'arma per me è il presente e spero il mio futuro. Aggiungo anche come premessa che il lavoro che fanno il Reparto Mobile e i Battaglioni sono fra i piu difficili. Non soltanto fra i piu pericolosi ma anche fra quelli meno apprezzati nonostante siano fondamentali per evitare che la gente finisca a scannarsi a vicenda per ogni manifestazione della domenica.
Quello che è successo a Genova però è inqualificabile. I black block massacrarono e distrussero una città, giuliani è morto perchè se l'è cercata, stava tirando une estintore su un uomo come lui per giove, non stava moltiplicando pane e pesci.
Era giusto che i violenti venissero repressi con l'uso della violenza secondo le modalità di intervento previste dall'Arma e dalla PS. La Diaz però è stata proprio una Ca***ata. Ho visto il film e mi documentai, leggere ora le parole di un appartenente all'Arma su questi fatti non fà che delineare meglio quella che è senza dubbio una orribile pagina della storia italiana.
Sono stati picchiati brutalmente uomini che non erano black block e che non avevano commesso alcun reato. Giornalisti, anziani. Gonfiati di botte.
E" giusto che CHI ( e solo CHI, non si vuole certo fare un processo a tutta la polizia o al reparto mobile che ha lavorato a genova durante la manifestazione ma solo a CHI effettivamente sbagliato) ha fatto questi crimini venga punito.
Chi come noi aspira a entrare nelle FF.OO lo fà perchè i diritti e le leggi vengano rispettate e portare davanti un tribunale chi le contravviene. Quei poliziotti e agenti della penitenziaria non sono da meno, compresi ovviamente i funzionari e gli alti graduati che diedero certi ordini e fabbricarono prove nel tentativo di recuperare alla situazione che era già sfuggita di mano.
Il film è da vedere e per quanto anche io in questa vicenda abbia sempre cercato qualcosa a cui aggrapparmi per trovare una giustificazione...una giustificazione non c'è.
Comunque ricordo che qui si parla "possibilmente " del film.
Sul G8 di Genova c'è una discussione in off topic.
Eh ma alla fin fine è talmente stile documentario che c'è poco da parlare sul film, si può solo commentare quanto sia realistico o meno facendo riferimento ai fatti di Genova =P
Se lo volete fatelo.
Parlare di questo film (perchè di un film si tratta) non è facile.. ma non per il film in sè stesso ma per il contesto in cui va ad inserirsi.
Partiamo dal presupposto che racconta in maniera più o meno fedele uno degli episodi più bui nella storia delle forze dell'ordine (e qui prendo spunto per ricordare al collega alpacinn che i fermati di quei giorni che furono portati nella caserma di Bolzaneto, erano gestiti interamente dal Gom della Polizia Peniteziaria, con quello che ne comporta..).
E prendiamo un altro presupposto: il regista ha definito un "dovere civile" andare a vedere questo film, dando per scontato che la sua sia una verità assoluta che ogni cittadino dovrebbe conoscere.
Il fatto è che non voglio discutere se sia più o meno giusto vedere questo film, ma so di sicuro che non si dovrebbe vederlo senza conoscere la storia del G8 di Genova, capire QUANDO è avvenuto ma soprattutto QUANTI cambiamenti sono stati fatti in questi 11 anni (in termini di uomini/mezzi/tecniche/gestione dei servizi di op).
Perchè se non si ha questa base culturale e si va al cinema come ha fatto il 90% di chi ha visto questo film si trae una sola conclusione: la polizia fa schifo, i poliziotti sono bestie violente, bisogna fargliela pagare agli sbirri. E sono queste le frasi che purtroppo senti dire dagli spettatori che escono dalla sala (la maggior parte ragazzini che sanno solo che al g8 è morto Carlo Giuliani, eroe sul campo, colpito da un carabiniere mentre voleva spegnere un incendio con un estintore).
Persino qui leggi che nella Diaz dormivano solo pacifici manifestanti e non c'erano black block.. ma questa informazione chi ve l'ha data? eravate li dentro pure voi? o magari lo dite perchè lo avete visto nel film?
Purtroppo chi non è un abituè delle manifestazioni non riesce a capire che il black block non è una razza o una nazionalità a parte.. è semplicemente un manifestante che ad un certo punto si copre la faccia con una sciarpa o un casco e inizia a spaccare tutto. Finito questo toglie la sciarpa e ritorna in mezzo ai pacifici.
Comunque scusatemi lo sfogo magari un po' insensato, ma ci tenevo a dire la mia sull'argomento :)
Secondo me hai pienamente ragione ciccio, insomma, è come dire che tutti i musulmani sono terroristi...l'esperienza in Afghanistan dovrebbe avercelo insegnato, è proprio per quello che è diifficile beccare gli insurgents, in quanto appena finito il loro lavoro tornano tra i civili
Raramente ho avuto modo di vedere una produzione così sfacciatamente ipocrita: il metodo del "vittimario" in modo tale che si possano indicare (e solo a fini politici) le FF.OO. come uniche responsabili.
Di cosa, poi? Di aver fatto il loro lavoro?
PS.: il metodo del "vittimario" non è una mia invenzione, ma dell'estrema sinistra a proposito degli anni di piombo. Questo per spiegarci che "quelli" non erano assassini ma, al limite, sprovveduti. Beh, il metodo lo applico anche io: le FF.OO. si comportano sempre benissimo, a prescindere.
Se qualcuno volesse dei riferimenti culturali gli incollo un pezzo:
"L’intervista – Giovanni De Luna, Storico, autore di La Repubblica del dolore. Le memorie di un’Italia divisa, Feltrinelli
«Lo spazio pubblico – spiega Giovanni De Luna – è colonizzato dal lutto e dal dolore. La centralità delle vittime alimenta una fortissima carica rivendicativa, un’inesausta richiesta di risarcimento e di riparazione. E poi ancora la soffocante presenza delle emozioni: odio, vendetta, perdono, pietà, compassione». Dopo l’analisi proposta alcuni anni fa da Enzo Traverso in Passato, modi d’impiego, sul peso che la nuova centralità vittimaria ha assunto nel discorso storiografico, Giovanni De Luna approfondisce lo sguardo critico sul fenomeno adeguandolo al contesto italiano."
Giovanni De Luna - ordinario di storia università di torino
tratto dal sito: http://insorgenze.wordpress.com/page...ives-type=tags
gestito da tale paolo persichetti condannato per l'omicidio Giorgieri e, ca va sans dire, naturalmente in libertà.
Infatti, non si capisce come mai i manifestanti sono vittime, mentre il poliziotto preso a pietre iin testa è uno che fa il suo dovere...bhè, penso che il dovere dei manifestanti non sia quello ti tirare pietre, estintori e quant'altro.
E un'altra cosa che non mi piace è questa mitizzazione del manifestante, simbolo di chissà quale ideologia di libertà e martire per essa