Porto d' armi, Armi, Munizioni, Tiro, Poligoni: Normativa e consigli pratici

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Originariamente Scritto da Kojak

No. L'iscrizione al TSN e il superamento del prescritto corso per l'idoneità al maneggio delle armi è condizione necessaria e obbligatoria per poter accedere alle linee di tiro usufruendo delle armi messe a disposizione dalla singola sezione.


Il ricorso gerarchico riguarda vizi formali o sostanziali contenuti nel provvedimento di ritiro/revoca del porto d'armi: in sostanza si ricorre se l'atto è formalmente sbagliato o se i motivi che ne stanno alla base sono ritenuti ingiusti o illegittimi. La prassi indicata dall'Arma è quella più corretta.

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Aggiornamento: passato in questura e consigliato l'inter della richiesta di revoca del divieto detenzione armi, tra l'altro un modulo disponibile su tutti i siti delle prefetture,quindi non è un ricorso in quanto differente. Oggi sono stato dalla responsabile in prefettura e consegnata l'istanza con marca da bollo per aprire l'sitruttoria che valuterà le motivazioni in quanto essendo ritirate dai Carabinieri e non più al civico del familiare ci sono buoni presupposti che venga accettata.
Una volta revocato e con il loro nulla osta basta fare il trasferimento dal comando CC al mio domicilio con il modulo classico alla questura.
Occorre solo aspettare i dovuti tempi della burocrazia.

Ultimo aggiornamento: da giugno quando feci richiesta di revoca del divieto, oggi ho ottenuto la revoca defitiva e posso procedere al trasferiemento delle armi dalla caserma dei Carabinieri dove erano custodite alla mia abitazione.

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Originariamente Scritto da benelliracing

Ultimo aggiornamento: da giugno quando feci richiesta di revoca del divieto, oggi ho ottenuto la revoca defitiva e posso procedere al trasferiemento delle armi dalla caserma dei Carabinieri dove erano custodite alla mia abitazione.

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Molto bene! Grazie per gli aggiornamenti!

Salve a tutti, vorrei chiedere cosa prevede la normativa, per ciò che riguarda il pda ad uso sportivo, in particolare vorrei chiarimenti su una casistica:

vorrei sapere se l'arma va trasportata continuamente anche nel caso si viaggi spesso o si rimanga per lunghi periodi di tempo lontani dalla residenza oppure se possa essere lasciata in un luogo sicuro designato (come la residenza, all'interno di una cassetta di sicurezza).

Inoltre, nel caso si decida di trasportarla (parlo di spostamenti nella stessa regione), ogni spostamento che non sia finalizzato a raggiungere un poligono e che magari duri anche più giorni, va comunicato alle autorità?

Grazie a chiunque mi risponda.

Buongiorno Dust. Ho riunito il messaggio alla discussione principale sull'argomento dove ci sono già indicazioni al riguardo.
Circa i quesiti posti, l'arma va custodita nel luogo di residenza in apposito armadio blindato o altra struttura idonea che ne impedisca l'impossessamento da parte di soggetti non autorizzati. Questo anche se si rimane per lunghi periodi lontano da casa. Il PdA sportivo infatti autorizza il TRASPORTO dell'arma per l'attività sportiva in questione anche se questa dura più giorni. In questo caso l'arma (o le armi) andranno custodite adottando tutte le cautele previste: per esempio i campi di tiro offrono ai tiratori che arrivano da lontano la possibilità di custodire le armi nel loro caveau.
Trasportare invece un'arma per motivi che non siano legati a un uso per il quale il PdA è stato rilasciato (ad esempio, vado in ferie e TRASPORTO l'arma in villeggiatura mettendola nella cassaforte della stanza d'albergo) non rientra nel titolo autorizzativo e non soddisfa i requisiti di detenzione previsti, pur non potendo considerarsi porto abusivo. Discorso diverso è se ad esempio ci si deve trasferire in altro luogo per un periodo di tempo determinato (ad esempio perchè l'abitazione di residenza verrà sottoposta a lavori di ristrutturazione): il tal caso le armi potranno essere trasportate nel luogo di dimora temporanea, dandone tempestivo avviso all'autorità di P.S. competente per territorio. Non vengono in ogni caso meni i doveri di diligenza nella custodia.

Buonasera mi chiamo Andrea ,vorrei chiedervi un informazione che sicuramente siete più esperti di me e soprattutto usate le banche dati.
Ho deciso di prendere il porto d’armi uso sportivo,ho fatto tutte le pratiche visite mediche maneggio ecc,ho presentato la pratica in commissariato,premetto che sono incensurato,mai una denuncia e niente di niente,unica cosa che mi è venuta in mente è che nel 2008 o 2009 non ricordo bene,sono stato fermato (guidava lui)dalla ps con un ragazzo del paese che aveva un precedente credo art 75 e in più quella sera aveva bevuto.
So soltanto che lo denunciarono e a noi ci controllarono i documenti e ci lasciarono andare.
Io non frequentai più quella persona anche perché non sapevo nemmeno avesse un art 75.
Potrebbero crearmi problemi?

Citazione:

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Originariamente Scritto da andremis

Buonasera mi chiamo Andrea ,vorrei chiedervi un informazione che sicuramente siete più esperti di me e soprattutto usate le banche dati.
Ho deciso di prendere il porto d’armi uso sportivo,ho fatto tutte le pratiche visite mediche maneggio ecc,ho presentato la pratica in commissariato,premetto che sono incensurato,mai una denuncia e niente di niente,unica cosa che mi è venuta in mente è che nel 2008 o 2009 non ricordo bene,sono stato fermato (guidava lui)dalla ps con un ragazzo del paese che aveva un precedente credo art 75 e in più quella sera aveva bevuto.
So soltanto che lo denunciarono e a noi ci controllarono i documenti e ci lasciarono andare.
Io non frequentai più quella persona anche perché non sapevo nemmeno avesse un art 75.
Potrebbero crearmi problemi?

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Nessun problema.

Ok grazie,chiedo questo perché ho letto di casi in cui è stato negato il porto d’armi per frequentazione di soggetti con
Precedenti di polizia e allora mi è venuto i mente quel fatto

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Originariamente Scritto da andremis

Ok grazie,chiedo questo perché ho letto di casi in cui è stato negato il porto d’armi per frequentazione di soggetti con
Precedenti di polizia e allora mi è venuto i mente quel fatto

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Si deve trattare di frequentazioni costanti e consapevoli, altrimenti uno dovrebbe chiedere sempre prima la fedina penale......
Va specificato in ogni caso che il PdA è una concessione, come tale subordinata a valutazioni discrezionali in capo all'autorità concedente che può variare il "metro" in base a numerose circostanze (ad esempio la concessione di un PdA in una zona ad elevata recrudescenza criminosa o in contesti sociali/familiari problematici).

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Originariamente Scritto da Kojak

Si deve trattare di frequentazioni costanti e consapevoli, altrimenti uno dovrebbe chiedere sempre prima la fedina penale......
Va specificato in ogni caso che il PdA è una concessione, come tale subordinata a valutazioni discrezionali in capo all'autorità concedente che può variare il "metro" in base a numerose circostanze (ad esempio la concessione di un PdA in una zona ad elevata recrudescenza criminosa o in contesti sociali/familiari problematici).

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Grazie mille per le delucidazioni.Un ultima domanda se mi può rispondere,ma questi controlli anche se datati parliamo di circa 15 anni fa risultano sul ced sdi?