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Informazioni
Buongiorno a tutti.
Senza entrare nel merito della vicenda, delle idee personali o politiche, volevo chiedervi:
Il regolamento militare permette ad un Generale in servizio di creare un movimento, fare comizi politici e rilasciare interviste? Ma soprattutto, può criticare per mezzo stampa il discorso del Presidente della Repubblica (che è il capo dell’esercito) che poco velatamente critica ciò da lui sostenuto?
Grazie
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Buongiorno.
No, semplicemente non può.
Gli appartenenti alle Forze Armate e alle Forze di Polizia subiscono una necessaria compressione dei diritti costituzionali garantiti ai comuni cittadini, questo in virtù del decoro dell'Amministrazione o Corpo/Arma di appartenenza che è valore ritenuto preminente su ogni altro.
E il bello è che questa compressione viene accettata all'atto dell'arruolamento.
Come se non bastasse, sono intervenute circolari che hanno disciplinato l'esposizione mediatica di un militare o assimilato; gli stessi TAR e Consiglio di Stato hanno più volte ribadito questo principio respingendo vari ricorsi a provvedimenti disciplinari irrogati per pareri espressi sui social, tali da aver arrecato disdoro e imbarazzo all'amministrazione di appartenenza.
Ora, io credo che quel Generale (che non è certo uno sprovveduto) si sia fatto bene i suoi conti: probabilmente in futuro sentiremo ancora parlare di lui. In altre vesti.
Tolto ciò, quando un libro solleva un vespaio è proprio perchè va a toccare nervi scoperti che il quotidiano "politically correct" vorrebbe invece tenere ben coperti. Esprimere un'opinione che - giusta o sbagliata che sia - va in controtendenza a ciò che viene "democraticamente" imposto senza alcuna possibilità di dissentire semplicemente non si può e non si deve.
Io credo che quel libro vada letto. Analizzato. Criticato. Ma che vada comunque letto.
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Grazie per la risposta.
Secondo me, fara’ la fine della vice questore che si è dissolta nel nulla, ottenendo solo la fine della sua carriera.
Il contenuto del libro lo trovo ripugnante. Un agghiacciante sequela di luoghi comuni,odio razziale, odio omofobo e sessismo spiccio. Non oso immaginare come, un individuo che ritiene le donne “diverse” dagli uomini e le donne in carriera delle fattuchiere, possa trattare le sottoposte o le colleghe. Ma si, è un libro che va letto per capire quanto sia doveroso modificare le regole per la selezione dei militari. Buona giornata