Questo thread è per parlare dei concorsi, dell'iter selettivo e di tutto ciò che riguarda:
AUFP
Ufficiali a nomina diretta
Sottotenenti ruolo speciale
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Questo thread è per parlare dei concorsi, dell'iter selettivo e di tutto ciò che riguarda:
AUFP
Ufficiali a nomina diretta
Sottotenenti ruolo speciale
Ciao a tutti!!!! parliamo di AUFP e Corpo di Amministrazione e Commissariato?
Ciao a tutti! Mi chiamo Noemi e volevo usufruire del vostro preziosissimo aiuto...
Ho 26 anni, 27 a febbraio. Sono laureata in giurisprudenza da un anno, faccio pratica da avvocato, ma mi sto guardando intorno...e la mia attenzione è caduta sugli AUFP e Corpo di Amministrazione e Commissariato!
Qualcuno mi sa spiegare cosa comporta? Come partecipare, cosa fare? Ecc ecc......... e, s enon chiedo troppo, vorrei sapere con i miei requisiti quale altro concorso potrei fare.... grazie
Fai conto una sorta di commercialista e/o responsabile degli acquisti in mimetica:)
Purtroppo i posti per il concorso in atto sono pochissimi(2),leggi il link che ha allegato Wizard per parteciparvi....
Anche le altre Forze Armate prevedono figure similari,ma dovrai visitare le varie sezioni del forum e naturalmente i siti ufficiali ...
Molto meglio per il tuo titolo di studio il concorso per Commissario di Polizia dove i posti sono molti di piu'(80) e bandito piu'frequentemente...
fatti un giro nella sezione Polizia per i dettagli...
scusate la domanda scema, ma i sottotenenti ruolo speciale che funzione hanno all'interno del reparto? la medesima dei loro parigrado ruolo normale?
Per ruolo speciale si intende in questo caso quelli del corpo sanitario,dove in un reparto difficilmente cè piu'di un ufficiale medico....
comunque non cè differenza di impiego rispetto a quelli d'Accademia....
ma vale anche per tutti gli altri corpi?
Bethor, che intendi per altri corpi?
Posso dire che in Marina si è impiegati come i pari grado dei Ruoli Normali.
Nell'Esercito idem. E' logico che lo psicologo, il medico o l'ingegnere hanno uan specifica professionalità quindi svolgono un compito specialistico. Ultimamente..parlo per gli Psicologi dell'esercito...si è molto piu militari che non psicologi, sia per l'impiego nelle missioni sia per le destinazioni: un tempo si veniva inviati nei centri specialistici (foligno, civitavecchia, torino...), oggi si sta adottando il modello americano e quindi l'inserimento di uno psicologo per ogni reggimento.
Per chi volesse notizie sull'iter concorsuale e post vittoria...a disposizione :)
allora forse non ho capito niente io, non avevo capito la differenza fra corpo e arma, ora mi sono chiarito le idee sul sito dell'esercito! ma i ruoli speciali, ad esempio proveniente dalla categoria marescialli, ritornano a prestare servizio nel reparto di provenienza?
Bethor, non è una regola.
Ragazzi....mi sono confusa ancora di più in merito agli ufficiali in ferma prefissata....
in pratica con la laurea in giurisprudenza posso partecipare solo a quello dell'esercito? Cioè quello corpo amministrazione e commissariato?
Oppure posso fare altro? E se si, tipo areonautica, cosa? Mi illuminate per favore? Indicatemi nelle ricerche....Non ci sto capendo più nulla....
io in pratica ho 27, da compiere.
Sono laureata in giurisprudenza e sono di Napoli. Quest'ultimo punto, che può sebrare bizzarro, lo elenco pechè vorrei sapere anche se ricoprire un ruolo del genere mi comporta spostamenti o meno.
Help aiutatemiper favore...... :jawdrop:
Ciao, riguardo al concorso per psicologo in esercito e in altre forze armate, anche se aperiodici... Qualcuno ha idea di quando possa uscire il prox bando? Grazie
Si è chiuso un due mesi fa...difficile fare previsioni,almeno un paio d'anni....
Ho controllato se ci fossero altri thread simili ma non ne ho trovati, spero non mi siano sfuggiti.
Girovagando su internet ho trovato una lettera, a mio parere molto interessante, scritta da un Ufficiale Medico dell' EI ed indirizzata ai politici. l' Ufficiale "si lamenta" con toni molto dignitosi e pacati di come il suo status lavorativo sia considerato inferiore rispetto quello di un Ufficiale del RN. Avete delle esperienze in merito? Conoscete medici (o altri ufficiali del ruolo speciale) che hanno rimproverato una mancanza di pieni diritti? Ciò che l' Ufficiale riporta in questa lettera è del tutto veritiero?
Citazione:
Da qualche parte c'è un giovane laureato in medicina che non ha mai dimenticato quelle foto vecchie e polverose di suo nonno "Artigliere del Regio Esercito", combattente in Albania e Montenegro, prima dell'8 settembre 1943. Affascinato da una tradizione familiare che lo ha sempre inorgoglito, fa una precisa scelta di vita: vuole diventare ufficiale in un corpo sanitario militare. Il giovane ha frequentato un corso di laurea di circa 6 anni, più un anno per conseguire utilmente il diploma di abilitazione all'esercizio dell'attività professionale. Motivato e assai preparato, vince il concorso "a nomina diretta" ed entra felicemente nell'organico con il grado di tenente.
Nella medesima struttura diviene sincero amico di un collega, laureatosi però frequentando l'Accademia militare, meno brillantemente perché ha impiegato circa 8 anni e per una questione sorta con riguardo alla data di laurea ha potuto abilitarsi solo 2 anni dopo la discussione della tesi. Dopo 3 anni, i due giovani assumono entrambi il grado di capitano e la loro amicizia si sviluppa al pari della loro capacità. Trascorsi altri 3 anni, i due amici decidono un giorno di andare insieme a ritirare la busta-paga. Il primo ritira il proprio stipendio da capitano. è tranquillo e di buon umore fino a che non si accorge che la busta paga del suo collega "accademista" è praticamente pari a quella del loro Colonnello comandante.
Confuso e sinceramente sorpreso, chiede spiegazioni all'amico, sentendosi rispondere che è già da un po' che guadagna quella somma. Allora si rivolge all'impiegato dello sportello, fin quasi trasalendo quando gli viene risposto: "No, no, guardi... qui non c'è nessun errore. Legga, legga pure... è la legge! Più chiaro di così...". Nell'ormai lontano 1948 un processualista del calibro di Salvatore Satta sentiva il dovere di ammonire che "...la società non sente e non vuole la Scuola, se non come uno strumento di facili conquiste pratiche, una fabbrica di titoli accademici da concedere come corrispettivo delle tasse pagate...".
E nei lustri successivi, al di là delle contrapposte opinioni, non si è potuto fare a meno di notare una progressiva svalutazione del diploma di laurea, un tempo altisonante privilegio di pochi, oggi invece sempre meno adeguato a garantire un biglietto da visita spendibile nel mondo del lavoro. A meno che non lo si corredi di una infinità di stages, masters, corsi di aggiornamento e compagnia bella. Di più: nel variegato panorama del pubblico impiego, ci si può perfino imbattere in talune situazioni limite, nelle quali un soggetto "capace e meritevole" può ben rimpiangere di non essersi goduto di più la vita invece di piegare la testa sui libri, per non laurearsi fuori corso.
Nel quadro di un ampio processo di riforma delle condizioni di lavoro previste per il pubblico impiego non contrattualizzato, si sono emanate diverse norme in tema di trattamenti economici degli ufficiali delle forze di polizia e delle F.F.A.A.; in particolare le leggi nn. 86 e 250 del 2001 hanno modificato il previgente sistema di "omogeneizzazione stipendiale". Nel nostro ordinamento infatti, le Forze di Polizia e le Forze Armate sono caratterizzate da organici a numero chiuso, per cui un dirigente potrà salire al grado superiore solo quando si liberino dei posti mediante la c.d. "apertura dei quadri". Allo scopo di svincolare la carriera amministrativa da quella gerarchica è stato, perciò, introdotto il meccanismo della omogeneizzazione stipendiale, riconoscendosi lo stipendio di dirigente a chi, pur possedendone i requisiti, non abbia conseguito il grado in ragione delle regole selettive.
Ecco perché l'art. 43-bis delle legge n. 121 del 1981, come oggi modificato, prevede che " (...) ai funzionari del ruolo dei Commissari ed equiparati della Polizia di Stato che abbiano prestato servizio senza demerito per 13 anni è attribuito lo stipendio spettante al primo dirigente. Ai medesimi funzionari ed ai primi dirigenti che abbiano prestato servizio senza demerito per 23 anni è attribuito lo stipendio spettante al dirigente superiore". La legge n. 250 è stata emanata per appiattire una discriminazione tra ufficiali laureati delle Forze Armate e Commissari di Polizia, dato che con la legge n. 86 solo ai primi veniva applicata la soglia dei 13-23 anni di servizio, mentre per i secondi rimaneva la soglia previgente di 15-25 anni, estendendosi nel contempo le nuove condizioni anche all'Arma dei Carabinieri.
In più, fino al 2001, per gli ufficiali laureati di Esercito, Marina e Aeronautica, il computo era ritardato di almeno un biennio: mentre per un Carabiniere decorreva a partire dal grado di aspirante-sottotenente, per i secondi decorreva solo a partire dal grado di tenente. La legge n. 250 ha provveduto, opportunamente, ad appianare la disparità. Tuttavia, a causa di una svista del legislatore, si è venuto a determinare un meccanismo che crea ridicole sperequazioni. I meccanismi di inserimento nelle Forze Armate si concentrano su modalità concorsuali: da una parte, un concorso finalizzato all'accesso in Accademia (una vera e propria università); dall'altra, un concorso a nomina diretta destinato ai laureati in varie discipline.
Ebbene le recenti modifiche, sia pure opportune, hanno lasciato un vuoto normativo in grado di incidere in modo negativo e sperequativo sulla condizione degli ufficiali laureati "non accademisti" e, si badi bene, su tutti i laureati, non solo i medici, anche se per questi ultimi la maggior durata degli studi universitari finisce per accentuare la portata della discriminazione. Costoro infatti, non hanno mai avuto la qualifica di aspirante, né hanno rivestito il grado di sottotenente: per cui, niente computo. Mentre gli accademisti si vedono riconoscere - ed è ormai un diritto giustamente acquisito - la laurea sia ai fini contributivi, sia ai fini della omogeneizzazione stipendiale a partire dal terzo anno, cioè considerandosi anche gli albori della loro carriera, quali aspiranti e poi quali sottotenenti.
Non solo: ai fini stipendiali vengono riconosciuti anche gli anni in eccedenza rispetto al piano di studi ordinario, per cui laurearsi un po' più comodamente finisce per diventare un vantaggio. Non così per i colleghi entrati "dall'esterno" i quali, se vogliono raggiungere la sospirata omogeneizzazione entro i 40 anni, devono fare in modo di laurearsi al massimo entro i 25-26 anni perché, più tardi vengono nominati ufficiali, più tardi comincia il conteggio. In sostanza, si trovano svantaggiati proprio coloro che sono entrati in base a un titolo di studio già conseguito rispetto a coloro che entrano al fine di conseguirlo, senza contare che i primi svolgono (e pagano) la loro formazione per conto proprio, senza oneri per l'amministrazione che provvede sì a selezionarli, ma a selezionare comunque un prodotto finito.
Con ciò non si intende criticare gli istituti delle Accademie militari, volti a una formazione mirata di soggetti che aspirano a svolgere delicate funzioni dirigenziali, ma evidenziare una disparità di trattamento difficilmente giustificabile, almeno sino a che resteranno due le vie d'accesso. Cosa avrebbe dovuto dire quel tenente colonnello entrato per nomina diretta, se avesse visto un collega inferiore in grado guadagnare più di lui e con minori responsabilità? I Padri Costituenti non avevano scritto che "il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro"?
Se c'è una categoria che non puo'lamentarsi sono proprio i medici militari,che oltre lo stipendio dello Stato possono esercitare la professione privatamente....
Le buste paga degli ufficiali non sono mai uguali e da un mese all altro possono esserci differenze notevoli,il perche'è un mistero:)...
Se proprio qualcuno deve lamentarsi sara'il Colonello Comandante che ha lo stipendio uguale a quello del capitano(e mi sembra una bella bufala)...
inoltre il tenente a nomina diretta quando studiava all'Universita'mantenuto da mamma e papa',alla sera dormiva nel suo lettuccio e al sabato andava a ballare,quindi che non si lamenti che il collega del ruolo normale
che piangeva prima di crollare svenuto nella sua branda gelida,e che usciva solo in storica e se non era punito,ora gode di un anzianita'di servizio maggiore....
Chi vuol fare l'ufficiale deve fare l'Accademia a 18/19 anni,punto.
Più che altro mi chiedo come sia possibile che si sia laureato in 8 anni, non mi risulta che in accademia accettino fuori-corso...o sbaglio?
Ha fatto il concorso per laureati che diventano tenenti a nomina diretta...
No mi riferivo al medico che s'è laureato in accademia(almeno da quel che ho capito parla di lui quando dice che s'è laureato in 8 anni)
A ok:)
si mi sembrano un po'troppi,anche se non è impossibile che abbia perso un anno...
Giusto qualche precisazione:
1) il medico laureato che entra con la Nomina Diretta è un Ufficiale in s.p.e. del Ruolo Normale.
2) a prescindere dal ruolo, corpo o forza armata, lo stipendio base di un Ufficiale in s.p.e. è sempre lo stesso. Quindi a parità di altre condizioni (incarichi, indennità, anzianità di servizio...) la retribuzione sarà identica.
3) nel caso specifico, la questione è chiara. Essendo entrato col concorso a Nomina Diretta, ha avuto direttamente la nomina a Tenente, saltando quindi i due anni da allievo ed i due anni da aspirante/S.Ten. L'iniquità vi sarebbe se l'accademista non vedesse riconosciuta l'anzianità di servizio pregressa.
Ciò detto, sarei curioso di vedere le cifre ed il dettaglio della busta paga. Non credo la differenza sia così esorbitante.
Mio caro bacioch,
succede di rado ma stavolta non condivido la tua posizione.
Magari mamma e papà mi avessero permesso di entrare in Accademia, il che avrebbe significato, oltre alla realizzazione di un sogno, studiare a spese dell'Amministrazione ed avere persino uno stipendio.
Io non sono mai andata a ballare, passavo le notti sui libri, finché il caro AU a Modena dormiva (anche se nel gelido lettuccio) perché di giorno lavoravo per pagarmi i libri e seguivo le lezioni, facendo su e giù i primi anni alzandomi alle cinque del mattino, cambiando due treni stile cargo mucche, puzzolenti e freddi, arrivando trafelata in Facoltà, sparandomi dieci e dico dieci ore di lezione al giorno, passando la pausa pranzo di un'ora a piluccare un panino e dormire su una panchina al parco perché mi ritrovavo distrutta.
Gli ultimi due anni ho dormito nel gelido lettuccio di cui sopra, pagandoci pure l'affitto, con cinquilini lerci da far paura.
E ora una volta laureata faccio lo sgarcino a 0 euro, mentre il mio coetaneo è già Tenente e attendo con fiducia di riuscire come Tenente RTL. Per me sarebbe un onore rientrare in questo ruolo, anche se è minore rispetto al RN.
Ah una cosa, mi sono laureata giusta, con sacrifici miei e dei miei genitori, e non mi sento da meno di un ragazzo che, pure accademista, si sia abilitato con anni di ritardo.
Chiedo scusa per lo sfogo, Bacioch. Sai benissimo quanto ti stimo.
A scanso di equivoci il mio intendimento non è osannare gli AU e denigrare gli universitari...
semplicemente voglio ribadire che per diventare ufficiale la via giusta è l'Accademia alla fine del liceo,
i pochissimi posti per aufp e a nomina diretta che escono in maniera discontinua sono troppo esigui per farci realmente affidamento...
Gli amici come Lavinia e tanti altri laureati di 25/26 anni ormai sono bruciati e dovranno scannarsi per uno o due posti che escono si e no ogni due anni....
c'è la gradita eccezione del concorso per Commissario PS,ma in Esercito è molto dura...
se ci riuscite.e vi faccio i miei complimenti,ovviamente non avrete l'anzianita'di servizio di un AU e non ve ne lamentate....
Ma ormai è andata e amen...mi rivolgo ai giovani liceali....assolutamente non pensate che sia una buona idea laurearsi per diventare ufficiale a nomina diretta e il post sopra di Lavinia ne è il perfetto emblema...
e qui sono assssssolutamente d'accordo. Vanificata la speranza di convincere la famiglia a lasciarmi partire ho deciso che avrei dato l'anima per laurearmi prestissimo (cosa fatta, tutto sommato) per poi provare i fatidici concorsi rtl tla o aufp che fossero, oramai donna fatta e non più soggetta alle imposizioni. Mai valutazione fu più errata ma ovviamente non avevo nessuno che mi spiegasse queste dinamiche e a 18 anni mi sa che sto forum non esisteva neanche per potermele delucidare. e così è andata, sfumata, ciao ciao.
O l'Accademia o niente ragazzi... una possibilità forse alla portata di noi profani non baciati dalla Fortuna sono i Marescialli, per poi tentare la scalata al RS. Tentar nuoce (ala salute ed all'autostima) ma è sempre meglio che piagnucolare sulla propria vita sfortunata hehehe...
Salve ragazzi, ho già postato qualcosa nella sezione Riserva speciale, ma non ho ottenuto risposta...quindi magari faccio la stessa domanda qui, sperando che riusciate a darmi qualche info...
Io ho una laurea triennale in Ing.Informatica e sto frequentando la specialistica in Ing.dell'Automazione; ho 26 anni (a maggio 27) e mi mancano più di tre diottrie per occhio (sempre che valga l'equazione gradi = diottrie, non ho ancora capito bene questo concetto).
Nonostante questi ostacoli, sto cercando con tutto me stesso di inserirmi nell'esercito; sò che le possibilità sono poche...ma vorrei tanto riuscirci.
Detto questo, passiamo al punto. Data la mia età ho solo due percorsi possibili:
- Nomina diretta
- Riserva Speciale
Chiedo, in entrambi i casi, se sapete se il mio titolo di LS possa permettermi di accedere al concorso (nomina diretta) o di essere selezionato per la RS.
Contate che a rigor di logica dovrebbe, in quanto io studio tutti i possibili sistemi di controllo, automatismo, robotica, ecc...solo che nei precedenti bandi di concorso non viene indicato nemmeno una volta.
Per la riserva speciale, sò gia che devi avere un curriculum da paura per essere preso in considerazione, ma allora cosa mi consigliate di fare? Magari comincio da subito ad arricchirlo con lo studio di qualche lingua straniera utile?
Oppure, visto che ancora devo chiedere tirocinio, mi consigliate di scegliere qualcosa di attinente? Se si, quali sono secondo voi gli ambiti più utili?
Infine...il problema del visus...per colpa sua ho dovuto rinunciare al concorso per l'accademia militare dopo il liceo, credete che anche per il concorso a nomina diretta e per la riserva speciale siano così selettivi? Se si, un operazione potrebbe risolvere il problema?
Scusate per le tante domande ma siete la mia unica fonte di informazioni...
l'operazione può.. bisogna vedere se sei adatto ad operarti.
L'equazione gradi=diottrie non vale.
Per la nomina diretta i posti sono praticamente nulli, considerando che ci si fiondano ex auc ed aufp che, oltre ad avere la riserva, occupano anche i posti per civili avendo molto punteggio per titoli di servizio.
per la RS bisogna avere un vasto curriculum quindi dovrai lavorarci diversi anni ancora..
Intanto ti ringrazio per la risposta veloce.
Hai perfettamente ragione per la nomina diretta, ti appoggio in pieno. Probabilmente tenterò solo per scrupolo di coscienza.
Per la RS penso che devi essere veramente bravo o cmq svolgere una professione (ti parlo d'ingegneria) orientata verso il mondo militare...cosi, a prima impatto, mi viene in mente progettazzione di armi o di sensoristica di bordo. Io pensavo di cominciare a lavorare sopra il curriculum con lo studio di lingue straniere, magari medio-orientali, altre cose che posso fare in questo momento non saprei...a parte chiedere un tirocinio mirato, ma è tutto da vedere.
Per le diottrie, qual'è il modo giusto per calcolarle? A me ad esempio mancano nel destro 4 gradi e nel sinistro 6...e cmq devo informarmi per l'operazione, vediamo se riesco a sbarazzarmi di questo fardello.
Per il mio titolo di laurea ti risulta qualcosa?
Grazie ancora :) !
La tua laurea ,come hai gia'visto non serve a nulla,ma non si puo'dire per il futuro,
controlla anche in Marina,magari sono piu'elastici:)....
con la vista sei messo malissimo,e per un eventuale nomina diretta non hai speranza,ma questa non è la discussione idonea...
per la riserva selezionata possono essere piu'permissivi,ma non è cosa da giovane neolaureato,
è piu'indicata per un affermato professionista che vuole evadere dalla quotidianità servendo(part time)il suo Paese....
Che ero messo male per la vista immaginavo :)
Mi suona strano il fatto che la mia laurea non serva a nulla. E' vero, nei bandi di concorso non è specificatamente indicata, ma è anche vero che Ingegneria dell'automazione nasce come "specializzazione" di Ingegneria informatica, che invece è presente.
Credete sia il caso di telefonare per avere maggiori info a riguardo?
Cmq sia, ho un appuntamento il prossimo mese con il mio oculista per decidere il da farsi riguardo all'operazione.
Speriamo bene.
Voglio aggiungere una cosa, non me ne vogliate male per questo.
E' possibile che i risevisti siano sempre visti come mezzi-militari? Intendo dire che vengono visti un pò come dei civili atipici, che per evadere dal loro consueto lavoro, decidono di diventare ufficiali part-time.
Io credo che se un medico, architetto, piuttosto che ingegnere, decida di diventare riservista non perche voglia evadere dalla routine (ci sono mille altri modi per farlo, molto molto più gestibili), ma perche è spinto da un sano senso patriottico di aiutare il proprio paese con le risorse che ha. Possono anche esserci delle eccezzioni, come in tutte le cose, ma mi viene difficilie pensare che un ingegnere delle telecomunicazioni se ne vada in afghanistan per tre o sei mesi come riservista, rischiando magari la vita in qualche attentato, solo per evadere dalla routine quotidiana.
bacioch, preciso che non è un intervento contro di te, ci mancherebbe. Io sono l'ultimo qui che può parlare di queste cose, ma questo sfogo nasce dalla lettura di molti post (anche non di questo forum) che mi hanno lasciato un pò basito.
Un grazie ancora per le info.
Credo che stiamo dicendo la stessa cosa....
io ho la massima considerazione per il dentista che ha il coraggio di lasciare il proprio avviato e remunerato studio ,
per andare in Afghanistan,e senza nessun obbligo di farlo...comunque sia dopo qualche mese tornera'alla normale routine civile....
pero'va bene per un professionista affermato,
un giovane neolaureato prima dovrebbe affermarsi e poi pensare eventualmente alla riserva selezionata....
Purtroppo per te l'Esercito offre limitatissime se non zero possibilita'
nella fattispecie l'ultimo bando per tenenti a nomina diretta è scaduto circa un mese fa,per cui risparmia la telefonata chiarificatrice e aspetta due o tre anni che esca il prossimo:)
a parte entrare, ma dopo che si fa?
nel senso vorrei sapere tutto tutto dal primo giorno, preciso come veterinario...
ma poi c'è possibilità di restare o no?
e perché da quel che ho letto se ne parla sempre male di quelli che fanno aufp?
Certamente non c'è nessun utente attivo del forum ufficiale veterinario che possa risponderti compiutamente,ma non disperiamo:)...
Le possibilita'di superare un concorso RS o un successivo nomina diretta sono secondo me discrete...
chiaro che parliamo sempre di numeri ridottissimi tipo 1o 2 posizioni...
Una volta dentro nessuno rinfaccierà all ufp il suo status,certo che un coetaneo del ruolo Normale è già capitano lanciato a maggiore,
mentre il tapino è sempre un precario ultratrentenne:)
Se proprio bisogna salire sull ultimo treno meglio che sia a nomina diretta...
Purtroppo sto fuori con l'età per colpa di quelli del servizio civile che hanno fatto passare per legge le loro idee...sigh...l'ho scoperto una settimana dopo aver compiuto 32 anni...
Io un concorso a nomina diretta lo ho appena affrontato, e (dovrei) averlo vinto. Francamente non lo considero un ultimo treno, una porta di servizio. Sono contento ed orgoglioso di quello che ho fatto e sono sicuro che porterò nell'Esercito tutta la mia preparazione e il mio bagaglio professionale (sì, non ero un disoccupato in cerca di ultima spiaggia, ma con un lavoro da civile decentemente pagato e la mia è stata una scelta)
Beffata, non ho capito come quelli del servizio civile abbiano influenzato l'età massima per i concorsi...
Ciao
l'hanno inflienzata convincendoci che venivamo equiparati ad obbiettori di coscienza..che era una falsità l'ho scoperto casaualmente...
Ciao a tutti, sono una psicologa psicodiagnosta gia abilitata e in fase di specializzazione in psicoterapia, sarei interessata ad entrar a far parte dell'esercito come psicologa! qualcuno può indirizzarmi sui concorsi, sulla procedura... Grazie
Prova a dare un'occhiata qui:
http://www.difesa.it/Segretario-SGD-...lEsercito.aspx
(è il concorso dell'anno scorso)
ragazzi ruolo speciale delle armi , concorso 2011 , non si sa ancora nulla??????? aiuto
Devi aspettare un concorso a nomina diretta o per AUFP: ti conviene tener monitorato il sito di persomil...