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Hai detto tutte cose tu.
Tutto e niente.
Poi.
Se uno ha cose da dire, la sede principale per raccogliere le sue informazioni è la Procura della Repubblica.
Che andasse li e racconti quello che sa al Pubblico Ministero che segue l'inchiesta.
Inutile che le racconta al suo amico o a suo cugino.
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Peccato che la cosa che risalta è, purtroppo ancora una volta,delle lacune da parte di chi è predispsoto a svolgere indagini, a cominciare dai primi rilievi...certo la zona è particolare e molto vasta...a me hanno insegnato che appena si giunge sul luogo di un delitto bisogna circoscrivere la zona, al fine di evitare contaminazioni alla scena, ecc. ecc. poi per carità si fa presto a parlare,ma la stranezza è che ultimamente vi sono tanti casi irrisolti...vuoi vedere che non esistono più gli ottimi investigatori di una volta..chissa come mai..forse sono stati tagliati fuori........ed ai nuovi non hanno detto la formula magica che,giustamente, diceva Francodue.
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Visto che il forum è frequentato da molti utenti delle forze dell'ordine ed è a loro dedicato, sarebbe opportuno non trasformarlo in un salotto televisivo, dove tutto fa notizia.
Nessuna omertà, anzi ci farebbe molto piacere se invece che chiacchiere generiche fossero indicati nomi e cognomi di chi non "rispetta le regole", il tutto però preceduto dalla denuncia all'autorità giudiziaria.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
GIULIUS
Sicuramente, la tecnologia, deve essere un supporto per agevolare le indagini fatte da persone in carne e ossa, con esperienza alle spalle, con un cervello che ragiona.......
Proprio di questo che ho paura...
Speriamo che il colpevole si costituisca cosi almeno non vanno in mezzo gente innocente!
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FONTE : fONTE
Gli inquirenti che indagano sulla morte di Melania Rea sono ormai sicuri: è nel passato del marito Salvatore Parolisi che si nasconde la chiave del giallo. L'uomo, sottufficiale dell'Esercito, che fino a pochi giorni fa negava che tra lui e la moglie ci fossero delle ombre ha ora ammesso di aver avuto alcune relazioni extraconiugali.
Parolisi, che è caporale istruttore al 235esimo reggimento di Ascoli Piceno, formato solo da soldatesse, due anni fa avrebbe avuto una relazione con una commilitona. E non si tratterebbe dell'unica scappatella dell'uomo di cui sarebbero state rintracciate anche altre amanti.
Infatti, nei giorni scorsi almeno due soldatesse sono state ascoltate dagli inquirenti: entrambe hanno prestato servizio ad Ascoli e sono state poi trasferite a Verona e Lecce. Nella giornata di ieri gli interrogatori hanno coinvolto anche il vicino di casa di Parolisi e la moglie per avere altre informazioni sulla vita privata dell'uomo. Inoltre, sono state messe a verbale anche le testimonianza di alcuni militari del 123esimo Reggimento Addestramento Volontari di Chieri che tra il 18 e 19 aprile erano impegnati in un esercitazione al poligono di Ripa di Civitella, dove è stato trovato il corpo di Melania. Nessuno di loro avrebbe però visto nulla che possa risultare utile agli investigatori.
E mentre si attendono i risultati degli esami eseguiti dai Ris sugli oggetti ritrovati accanto al corpo della Rea è ormai sicuro che l'arma del delitto non sia il coltellino raccolto nei boschi de un volontario della Protezione Civile. Ad uccidere Melania, fanno sapere dagli ambienti investigativi, è stata una piccola lama monofilare. Resta invece ancora un mistero chi abbia voluto la morte della giovane donna, anche se sembra ormai certo che il movente del delitto sia quello passionale.
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In effetti sembra anche a me la pista più sensata.
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anche secondo me il movente è quello passionale. spero trovino presto il colpevole, chiunque sia.
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Purchè si trovi il colpevole e non solo "un colpevole".
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Nel frattempo si è aperto il processo pubblico al marito per le sue infedeltà.
Mi ha sempre colpito come questi giornalisti siano puntualmente informati dello stato
delle indagine.
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Appena letta la notizia della sua uccisione,ho subito intuito che poteva non essere altro che una persona.
Vedremo se mi si darà ragione.