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Originariamente Scritto da
ValerMic
Io ho mio padre appassionato del settore (diplomato in perito tecnico e fatto il radioamatore in MM sul Vespucci durante i 2 anni di leva e ad oggi č socio ARI) sinceramente non saprei dirvi neanche gli apparati che ha per farvi capire quanto me ne intendo ogni tanto con lui faccio un po di radioascolto ma sono onesto la mia non č una vera e propria passione.
Quello che mi chiedo č: perchč per usare queste apparecchiature bisogna essere in possesso di un patentino/licenza e non č ammesso il "libero uso" ? Ovviamente domanda giā fatta a mio padre ma volevo leggere il vostro punto di vista.
E' come dare una motosega in mano a chi non la sa usare :) ; prima o poi fa del male a se ed agli altri.
Nel caso specifico potrebbe interferire con altre comunicazioni, magari importanti, o emettere a sua insaputa, dei disturbi che creano interferenze.
La licenza/patente attesta le capacitā tecniche dell'operatore, allo stesso modo della patente di guida che abilita alla guida.
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Citazione:
perchč per usare queste apparecchiature bisogna essere in possesso di un patentino/licenza e non č ammesso il "libero uso" ?
Basilischio ha centrato la risposta. A differenza di apparati "di debole potenza", canalizzati, e comunque operati su frequenza ben delimitata, i radioamatori possono spaziare con potenze fino a 1 KW su tutte le lunghezze d'onda (ovviamente nei settori ad essi riservati). Molto spesso si lavora in "coutenza", in frequenze condivise anche con organismi militari. Giā č difficile tenere in ordine le varie frequenze, "pulendole" da abusivi e cialtroni vari.... Figuriamoci dare carta bianca a tutti!
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Per continuitā di argomento ho provveduto a unificare il topic sui radioamatori con altro analogo riguardante il mondo delle radiocomunicazioni in generale.
Buon proseguimento!