Polizia arresta boss Orazio Privitera
(ANSA) - CATANIA,25 GEN - La polizia ha arrestato il presunto boss Orazio Privitera,48 anni,ritenuto ai vertici del clan dei Carateddi,vicino alla cosca Cappello.
Privitera, latitante, e' stato bloccato nel Siracusano. Sfuggi' al blitz 'Revenge' scaturito dall'inchiesta della Dda della Procura di Catania. Secondo l'accusa, Privitera farebbe parte del gruppo di 'giovani leoni' che stava per prendere il sopravvento sui storici gruppi di Cosa nostra, legati alle famiglie,adesso perdenti,dei Santapaola-Ercolano-Laudani.
Per questo la cosca emergente aveva progettato degli omicidi di esponenti del gruppo rivale. Piani intercettati dalla Polizia di Stato che,nell'ottobre scorso,ha fatto scattare l'operazione 'Revenge' della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Catania, che non ha contestato pero' ad alcuno degli indagati l'accusa di omicidio. Per congratularsi della cattura di Privitera, il presidente del Senato Schifani, ha inviato al ministro dell'Interno, Roberto Maroni,un messaggio in cui estende i ringraziamenti alle forze dell'ordine, ai magistrati e a tutti coloro che ogni giorno con coraggio e impegno si battono contro la mafia nel nostro paese.
Fonte:ANSA
Cosa Nostra: latitante in fuga preso nel siracusano
Era latitante dall'ottobre 2009, Orazio Privitera 48 anni, ritenuto la mente del gruppo mafioso dei "Carateddi" del quartiere Picanello di Catania, una delle più aggressive frange del clan Cappello.
Il boss, considerato una dei principali esponenti mafiosi di Catania e della Sicilia orientale, è stato arrestato dai poliziotti della Squadra mobile del capoluogo etneo mentre si trovava in uno sperduto casolare nelle campagne del siracusano non lontano dal confine con la provincia di Catania. Il rifugio era protetto da un sistema di videosorveglianza. Il latitante era disarmato e alla vista della polizia non ha opposto alcuna resistenza.
L'uomo era ricercato dal 22 ottobre del 2009, quando sfuggì al blitz "Revenge" dove furono indagate più di 70 persone accusate di associazione mafiosa, spaccio di sostanze stupefacenti, omicidio, estorsione, detenzione di armi e rivelazione di segreto d'ufficio.
Secondo gli investigatori Privitera faceva parte del gruppo dei "giovani leoni" che stava prendendo il sopravvento sui gruppi storici di Cosa Nostra legati alle famiglie dei Santapaola, Ercolano e Laudari.
Il latitante, allevatore di mestiere, era ricercato perché accusato di associazione mafiosa e traffico di droga.
Fonte:Polizia di Stato