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Attività Chirurgica
Salve a tutti,
avrei qualche domanda da porvi, ringraziandovi anticipatamente delle risposte.
Sono un medico e mi sto per specializzare in chirurgia generale. Mio interesse da sempre è la chirurgia d'urgenza. A riguardo vorrei sapere che livello di attività chirurgica si effettua nell'esercito, sopratutto in regime d'urgenza. Ovvero se volessi arruolarmi tramite nomina diretta, dopo l'iter formativo su cui mi sono già informato, l'esercito esprime attulamente delle realtà (role 2,3) in cui poter fare quello che è la mia passione e quello per cui mi sono formato ovvero la chirugia d'urgenza?
grazie!
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In qualche ospedale da campo il personale medico ha parecchie attività da fare...l'alternativa è Medici senza Frontiere .. li avoglia a medicina d'urgenza.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Charlie 2
In qualche ospedale da campo il personale medico ha parecchie attività da fare...l'alternativa è Medici senza Frontiere .. li avoglia a medicina d'urgenza.
grazie per la risposta, pero risulta evidente che non sei a conoscenza della effettiva attività chirurica dell'esercito sia in patria che fuori, cosa che avevo domandato. E poi vuoi mettere aver sul braccio lo scudetto dell'Italia rispetto ad una scritta in francese:photo:
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Nulla
Citazione:
Originariamente Scritto da
Patters
Salve a tutti,
avrei qualche domanda da porvi, ringraziandovi anticipatamente delle risposte.
Sono un medico e mi sto per specializzare in chirurgia generale. Mio interesse da sempre è la chirurgia d'urgenza. A riguardo vorrei sapere che livello di attività chirurgica si effettua nell'esercito, sopratutto in regime d'urgenza. Ovvero se volessi arruolarmi tramite nomina diretta, dopo l'iter formativo su cui mi sono già informato, l'esercito esprime attulamente delle realtà (role 2,3) in cui poter fare quello che è la mia passione e quello per cui mi sono formato ovvero la chirugia d'urgenza?
grazie!
Se vuoi fare il Medico le Forze Armate non fanno per te, non si fa alcuna attività chirurgica nè d'urgenza nè di elezione e quanto leggi sui giornali sono solo [edit] vasetti buoni per la stampa.
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@Nurrak, evitiamo di utilizzare un linguaggio poco appropriato, e cerchiamo invece di argomentare certe affermazioni
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Se è vero inutile nasconderlo, certo bisognerebbe argomentare larisposta
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@Patters,
tu poni le domande e le risposte possono non piacerti; nulla però ti autorizza a dubitare della loro fondatezza né tantomeno ad accusare un Utente Expert di non sapere quel che sta dicendo. @Charlie2, in particolare, conosce gli argomenti che tratta con l'ampiezza e la profondità di una lunga esperienza diretta.
Per quanto riguarda l'argomentare le risposte, ci sarà chi può farlo meglio di me. La questione che poni però è legata al dispiegamento dei soldati all'estero in missioni internazionali perlopiù configurate a patchwork: non è che ogni contingente si porti appresso tutta la sua logistica, ogni nazione invia uno o più Reparti fino a coprire l'intera configurazione operativa necessaria. A chi (USA, Germania, Italia o altri) assegnare l'attività medica d'urgenza viene stabilito quando si pianifica la missione.
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Laddove è possibile il contingente in zona di operazioni ha sempre a disposizione almeno un'infermeria da campo se non proprio un'ospedale o, in estrema ratio, una Unità Navale in appoggio (non sempre italiana) con equipe medica specializzata e sala operatoria.
La medicina d'urgenza praticata dagli Ufficiali dell'Esercito, come quelli della Marina e dell'Aeronautica è limitata solo in caso di emergenza. Fortunatamente non tutti i giorni un soldato viene ferito da una scarica di mitra o salta su una mina, per cui nelle fasi di stanca, il personale medico svolge attività di routine.
In ogni operazione in teatro operativo vi è sempre una componente in allerta CASEVAC (evacuazione feriti) - in questo caso o si portano all'infermeria da campo per la prima stabilizzazione e successivamente evacuati in genere sulla Unità Navale che svolge supporto sanitario piuttosto che direttamente sulla nave che, mi ripeto, può anche non essere nazionale.
Sono stato imbarcato su una nave con capacità medica ROLE2 in supporto ai reparti anfibi e in molti mesi di missione, fortunatamente, non ci sono mai stati casi di medicina d'urgenza; di contro sono stato operato due volte al Policlinico Militare del Celio dove ho amici medici dell'esercito per non parlare di quelli della Marina.
Quindi confermo quanto detto: fortunatamente i medici militari italiani fanno attività di medicina d'urgenza molto raramente ma questo non vuol dire che in caso di bisogno siano degli incapaci anzi tutt'altro.
Se vole fare medicina d'urgenza a spron battuto cerchi di entrare in un pronto soccorso magari in una città non certo tranquilla; non avrà il tempo per respirare.
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Forse sono stato troppo breve ma al momento, non esistono in forza armata dei chirurghi che sappiano realmente operare. Questo può dare fastidio ma è la realtà dei fatti e sfido chiunque a dimostrarmi il contrario. Forse qualche appendicite, ma non sono sicuro neppure di questo. Le sale operatorie sono desolatamente vuote.
La colpa non è certo dei medici in quanto tali ma della Amministrazione che da anni, per risparmiare, ha fatto in modo che l'attività chirurgica e clinica dei medici militari sia stata sempre meno praticata. In realtà la stessa Amministrazione è stata tanto miope da non accorgersi che se le strutture sanitarie militari fossero aperte anche ai civili, con relativo pagamento di ticket, la Sanità Militare diventerebbe una risorsa e non un peso.
Quindi a chi parla, a sproposito, di chirurgia di urgenza praticata nei diversi Role è meglio che si informi. Se non è successo mai niente è merito più dello Stellone che di altro.
Se poi, anche nel forum, vogliamo definire cioccolata ciò che è altro sono disposto al confronto.
Se una cosa in campo sanitario è facile da appurare è la produttività ovvero i numerici ovvero controllare quanti pazienti trattati, quanti operati, per quale patologia e da chi.
Per cui con profonda cognizione di causa @Patters dico di dedicarsi ad altro se vuole fare il Medico con la M maiuscola.
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Ed aggiungo che il Policlinico Militare del Celio è un polo di eccellenza che svolge le proprie attività con molte specializzazioni ed è aperto al personale militare in servizio ed in pensione compresi i famigliari.
Fortunatamente le liste d'attesa non sono eccessivamente lunghe e posso assicurare che le 2 operazioni a cui sono stato sottoposto (appendicite e tendine d'achille) sono state effettuate con grande professionalità; l'assistenza post operatoria è stata effettuata da personale infermieristico militare (marescialli) che ha sempre agito con altissima professionalità.
Quindi smettiamola di pensare che il personale sanitario militare è personale sanitario di serie B perché non è assolutamente vero.