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Un paio di domande sulle scatole nere:
affondano o galleggiano?
Se affondano,magari a 1000 e passa metri,come può il segnale radio passare la colonna d'acqua(sempre che la pressione non le abbia disintegrate) e come è possibile recuperarle?
Se galleggiano come è possibile che in un mare ristretto non sia ancora stato captato il segnale?
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Le scatole nere affondano,ma resistono agevolmente fino a 6000 metri di profondità.
Per circa 40 giorni,emettono un segnale tipo radiofaro codificato ad ultrasuoni,che viaggia in acqua sino a qualche decina di kilometri,se in ascolto c'è un buon sonar militare.
Una volta localizzate con buona approssimazione,si cala un ROV subacqueo,e nel giro di qualche giorno si ripescano.
Poi probabilmente verranno inviate all'NTSB Americano per la decrittazione (le moderne scatole nere non hanno più il nastro,ma un chip protetto dal fuoco sino a 1000°)
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Forse i Francesi hanno trovato qualcosa:
http://www.repubblica.it/esteri/2016...ere-141075742/
Ora procederanno nel modo che vi avevo descritto la settimana scorsa,e faranno arrivare un ROV attrezzato per il recupero.
Se il ritrovamento sarà confermato,tra non molto sapremo qualcosa di certo.
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Attendendo il recupero della scatola nera, condivido con voi alcune considerazioni avanzate da un sito americano che si occupa di intelligence e geopolitica. Sono passate ormai due settimane e le rivendicazioni tardano ad arrivare, ritardo che potremmo giustificare con tre ipotesi :
1) Il gruppo terroristico attende il ritrovamento della scatola nera per massimizzare l'impatto mediatico generato dalla notizia, evento che porterà nuovamente sotto i riflettori l'accaduto. Ipotesi che coinciderebbe con la cronologia di eventi dell'analogo caso nel Sinai.
2) Il gruppo terroristico è interessato a preservare la copertura di eventuali "infiltrati" nelle strutture aereoportuali internazionali; colore che, ipoteticamente, hanno imbarcato l'ordigno sul velivolo (sempre che di ordigno si tratti).
3) Il gruppo terroristico è interessato a mantenere un basso profilo perché impegnato a collaudare una nuova strategia di attacco per colpire i voli civili. Con "basso profilo" intendo le mancate rivendicazioni e la decisione di far detonare l'aereo in mezzo al mare, collocazione ideale per depistare le indagini e ritardare il recupero della scatola nera.
Tuttavia ci sono alcuni elementi discordanti con quanto sopra riportato : da una parte, il coinvolgimento dell'ISIS nell'abbattimento in Sinai, ufficialmente confermato dallo stesso gruppo terroristico (ve la ricordate la presunta lattina di coccola utilizzata come ordigno ?); dall'altra, le notizie trapelate nelle ultime ore riguardo ai tre atterraggi di emergenza effettuati dal velivolo nelle 24h antecedenti l'incidente.
Solo la scatola nera potrà svelare la verità (o almeno così si spera).
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Noem
...tre atterraggi di emergenza effettuati dal velivolo nelle 24h antecedenti l'incidente...
A parte le testate giornalistiche, quali enti governativi hanno rilasciato tale notizia?
Riguardo l'A320 matricola SU-GCC quello caduto non ho trovato niente oltre appunto il crash
http://avherald.com/h?search_term=A3...38&search.y=15
Se osservi bene questo sito riporta tutte le emergenze, comprese quelle mediche, a passeggeri ed equipaggio. Mi pare impossibile che un aereo abbia TRE emergenze e nessuna venga riportata.
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Nemmeno a me risulta che l'aereo abbia avuto quelle tre emergenze il giorno prima...
Probabilmente si tratterà di piccoli malfunzionamenti (tali da non essere annotati nelle comunicazioni ufficiali) ingigantiti da giornalisti alla ricerca di notizie eclatanti.
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Salve a tutti ragazzi e buon pomeriggio, ho finito ora di leggere la discussione e moltissime cose sono già state appuntate correttamente da voi, in ogni caso mi infilo nel discorso perchè anche io ho alcune idee.
Innanzitutto l'ipotesi ''INCIDENTE'' mi pare veramente fuori luogo. Come già scritto da voi, i piloti dovrebbero aver avuto tutto il tempo necessario a trasmettere le dovute comunicazioni riguardo il problema.
Invece, silenzio più assoluto. Ora, a parer mio le ipotesi sono tre:
- O il guasto dovuto all'incendio (?) ha così tanto compromesso i sistemi da impedire ai piloti di far uscire comunicazioni (è possibile? Magari dico una s*******a, però comunque ci provo)
- O, effettivamente, vi è stata una esplosione dietro il cockpit talmente violenta da sfondare la porta blindata e danneggiare i ''finestrini'' (solo danneggiare? una decompressione a quella velocità e altitudine potrebbe benissimo essersi portata via mezza cabina, o buona fiancata destra anteriore del velivolo..), provocando appunto una immediata depressurizzazione con conseguente collasso dei piloti
- O, semplicemente, qualcuno ha approfittato del danno alla porta blindata (magari l'esplosione voleva provocare proprio questo?) introducendosi nell'abitacolo e mettendo ''mano'' ai piloti. Non è sicuro che siano per forza morti o svenuti, magari erano riusciti ad indossare le maschere d'ossigeno in tempo. Però, resta comunque il fatto che non sono partite comunicazioni.
Non so davvero.
Appurato questo, ci sono state novità influenti nelle ultime ore?
Modifica, siccome qualcuno ne stava parlando, alcune testate giornalistiche online stanno cominciando a riportare insistentemente la notizia dei tre atterraggi d'emergenza delle 24h precedenti..
Qui ANSA: http://www.ansa.it/sito/notizie/mond...abc73b6a8.html
E ce ne sono molti altri.
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Un'emergenza dichiarata dal Comandante è un fatto piuttosto grave ( per questo sono sempre abbastanza restii a lanciarne una),e una volta dichiarata,si avviano tutta una serie di procedure che iniziano con il portare a terra aereo e passeggeri sani e salvi,ma la cosa non finisce li.
Infatti dopo aver dichiarato un'emergenza,l'aereo deve superare una serie di ispezioni e controlli,pena la decadenza della certificazione per il volo.
Ora,dato che sia queste procedure che le relative certificazioni portano via un consistente lasso di tempo,anche ammesso che l'aereo non abbia subito alcun danno durante queste cosiddette emergenze.
Pertanto il fatto che abbia fatto le tratte di volo regolari il giorno prima (tra Tunisi e Il Cairo) con tanto di rifornimenti e imbarco passeggeri,non lascerebbe il tempo fisico per gestire la burocrazia scaturita da una singola emergenza,generando cospicui ritardi e cancellazioni a parte dei voli in tabella.
Figuriamoci se oltre ai normali scali , avesse dovuto gestire ben tre controlli post-emergenza!
Assolutamente inverosimile!
Molto più probabile che abbia dichiarato qualche malfunzionamento lieve,o magari qualche passeggero con malessere (caso abbastanza frequente nelle emergenze),perchè non risulta aver impostato sul transponder di bordo lo SQUAWK 7700 (emergenza generica tecnica ) ,che si deve selezionare immediatamente prima della chiamata usata per dichiarare l'emergenza.
O almeno questo risulta dai vari siti che controllano i voli,tra i quali anche quello segnalato poco sopra questa stessa discussione,dall'Utente AltairV.
Non sarebbe la prima volta che i giornalisti danno voce a delle corbellerie,solo per avere maggiore visibilità o delle maggiori vendite...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Ippogrifo
...qualche passeggero con malessere (caso abbastanza frequente nelle emergenze)
Se guardate bene anche queste emergenze sono segnalate su avherald
E gli amici di md80.it hanno già sviscerato la cosa deducendo che è alquanto improbabile.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Ippogrifo
...Non sarebbe la prima volta che i giornalisti danno voce a delle corbellerie,solo per avere maggiore visibilità o delle maggiori vendite...
Appunto
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Mi sembra di capire che si stia utilizzando (sopratutto dai media perché è scenografico) la parola "emergenza" quando è tutt'altra cosa. Gli Airbus sono macchine molto complesse gestite interamente dai computer di bordo - al pilota resta ben poco da fare se non quello di monitorare la situazione e, in ultima ratio, passare in manuale e gestire l'aeromobile con il Joy e la manetta.
Il sistema ACARS invia automaticamente una serie di messaggi di ruoutine che sono l'off block, il takeoff, il TOC, il position reporting ad intervalli regolari (in genere ogni 15 minuti), il TOD, il landing e l'on block. Inoltre il sistema ACARS può essere utilizzato per richiedere la clearance (sopratutto quella oceanica che deve essere richiesta almeno 30 minuti prima dell'inizio rotta oceanica, o la segnalazione di anomalie ai sistemi di bordo.
Una segnalazione di anomalia non è assolutamente un'emergenza ma solo una segnalazione di un malfunzionamento di un determinato sistema - esempio: se si ferma una pompa Carburante parte la segnalazione dell'avaria alla pompa carburante ma non è detto che si debba per forza dichiarare un'emergenza quando le altre 5 pompe carburante funzionano - è il Comandante che valuta sempre la situazione ed è il Comandante che dichiara l'emergenza se a bordo vi sono le condizioni necessarie affinché tale stato sia dichiarato. Lo stesso vale per un malessere di un passeggero: non è detto che sia necessario dichiarare emergenza se le condizioni non sono tali.
E' chiaro che una notizia che riporta: "il sistema ACARS, durante il volo, ha segnalato 2 emergenze2 è molto più d'effetto che dire: il sistema ACARS ha segnalato 3 anomalie...
Dopodiché:
- durante i campionati mondiali di calcio siamo tutti Commissari tecnici;
- dopo il naufragio della Costa Concordia siamo tutti Capitani di Lungo Corso;
- dopo il disastro dell'Egypt Air siamo tutti Comandanti di Airbus 320.