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In questo momento di crisi economica, tutto fa brodo: anche diventare Infermere Volontarie per avere la comparazione ad OSS e trovare un lavoro.
Stessa motivazione per molti che intreprendono il percorso per soccorritori nei VDS.
Massima comprensione ma, perdonate, non la trovo la migliore motivazione.
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Leggende metropolitane
Citazione:
Originariamente Scritto da
Beius
Ciao verdina!!!! Anche io sto per intraprendere il corso da infermiera volontaria di croce rossa ma vorrei sapere di piú e ho visto che tu sai, sul fatto che poi viene riconosciuto ai fini dell'accesso al corso di laurea in scienze infermieristiche !!! Grazie della risposta
UNA ASPIRANTE IV CRI HA AFATTO QUESTA DOMANDA AD UN ASSOCIAZIONE INFERMIERI MOLTO CONOSCIUTA E QUESTA E LA RISPOSTA:
Salve,
sono una ragazza di 28 ani residente in Sardegna. Sto per effettuare l iscrzione per il corso per infermiere volontarie della CRI e ho bisogno di alcuni chiarimenti che spero voi possiate darmi, dato che su internet e non solo ancora non sono riuscita ad avere delle risposte chiare ed esaurienti ai miei dubbi!
La mia intenzione iniziale era iscrivermi al CdL in scenze infermieristiche ma per poter frequentare mi dovrei spostare a cagliari o sassari e al momento non ho le posibilita pratiche e personali per poterlo fare.
La mia domanda è quindi questa:
è possibile iniziando a frequentare il corso di due anni alla Cri iscriversi e accedere al corso di laurea in scenze infermieristiche?C'è una formula che mi consenta per non sprecare tempo di iniziare a frequentare il corso della cri che si tiene nella mia provincia e poi in un secondo momento iscrivermi e proseguire col corso di laurea vedendomi magari convalidati dei crediti e diventare infermiere professionale?
Vi prego rispondetemi!!Non so piu dove sbattere la testa per avere questa risposta!Grazie ancora!
Patrizia
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Ciao Patrizia,
la risposta ai tuoi quesiti, per essere franchi e sintetici, è NO!.
La formazione CRI e quella universitaria si muovono su due piani diversi ed incompatibili, il volontario CRI può agire esclusivamente in seno a CRI e alla protezione civile solo a fronte di attività sociali, emergenze e catastrofi ma non ha nessuna copertura legale del suo operato e soprattutto il possesso di titolo biennale CRI di Infermiera volontaria non costituisce credito universitario o di competenza per accedere ai concorsi sanitari pubblici o privati.
Il titolo è puramente “di rappresentanza”.
A voler essere franchi l’unico vantaggio che la frequenza (gratuita?) al corso CRI può rappresentare è una conoscenza della materia clinico assistenziale che sarà certamente utile nella selezione fornendo un piccolo beneficio su altri aspiranti ad entrare nel CdL di Infermieristica.
Questo è il mio parere e la verità allo stato attuale; per essere franchi ci sono pressioni per parificare il titolo di Infermiere volontario CRI ad una sorta di aiuto infermiere, ma non scommetterei un centesimo sulla positiva concretizzazione di questa ipotesi.
Se vuoi fare l'infermiera metti in conto, come unico persorso, quello universitario
Un caro saluto.
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Come dire se si vuol essere dei nostri si entra dall'ingresso principale e non da quello di servizio.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
ZIMBANNI@INWIND
UNA ASPIRANTE IV CRI HA AFATTO QUESTA DOMANDA AD UN ASSOCIAZIONE INFERMIERI MOLTO CONOSCIUTA E QUESTA E LA RISPOSTA:
Salve,
sono una ragazza di 28 ani residente in Sardegna. Sto per effettuare l iscrzione per il corso per infermiere volontarie della CRI e ho bisogno di alcuni chiarimenti che spero voi possiate darmi, dato che su internet e non solo ancora non sono riuscita ad avere delle risposte chiare ed esaurienti ai miei dubbi!
La mia intenzione iniziale era iscrivermi al CdL in scenze infermieristiche ma per poter frequentare mi dovrei spostare a cagliari o sassari e al momento non ho le posibilita pratiche e personali per poterlo fare.
La mia domanda è quindi questa:
è possibile iniziando a frequentare il corso di due anni alla Cri iscriversi e accedere al corso di laurea in scenze infermieristiche?C'è una formula che mi consenta per non sprecare tempo di iniziare a frequentare il corso della cri che si tiene nella mia provincia e poi in un secondo momento iscrivermi e proseguire col corso di laurea vedendomi magari convalidati dei crediti e diventare infermiere professionale?
Vi prego rispondetemi!!Non so piu dove sbattere la testa per avere questa risposta!Grazie ancora!
Patrizia
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Ciao Patrizia,
la risposta ai tuoi quesiti, per essere franchi e sintetici, è NO!.
La formazione CRI e quella universitaria si muovono su due piani diversi ed incompatibili, il volontario CRI può agire esclusivamente in seno a CRI e alla protezione civile solo a fronte di attività sociali, emergenze e catastrofi ma non ha nessuna copertura legale del suo operato e soprattutto il possesso di titolo biennale CRI di Infermiera volontaria non costituisce credito universitario o di competenza per accedere ai concorsi sanitari pubblici o privati.
Il titolo è puramente “di rappresentanza”.
A voler essere franchi l’unico vantaggio che la frequenza (gratuita?) al corso CRI può rappresentare è una conoscenza della materia clinico assistenziale che sarà certamente utile nella selezione fornendo un piccolo beneficio su altri aspiranti ad entrare nel CdL di Infermieristica.
Questo è il mio parere e la verità allo stato attuale; per essere franchi ci sono pressioni per parificare il titolo di Infermiere volontario CRI ad una sorta di aiuto infermiere, ma non scommetterei un centesimo sulla positiva concretizzazione di questa ipotesi.
Se vuoi fare l'infermiera metti in conto, come unico persorso, quello universitario
Un caro saluto.
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Una risposta non corretta e scritta da una persona disinformata, se non volutamente di parte.
Andava chiarito quale è il ruolo e compiti della Infermiera Volontaria rispetto ad un Infermiere laureato, segnalare che il corso superato equipara agli OSSS costituendo titolo per l'ingresso nel mondo del lavoro, che iscrivendosi al corso di laurea in scienze infermieristiche si accede al secondo anno avendo una abreviazione del corso una volta divenuta una infermiera volontaria.
insomma, se si dà una info si dà completa e non fuorviante.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Domenico
Una risposta non corretta e scritta da una persona disinformata, se non volutamente di parte.
Andava chiarito quale è il ruolo e compiti della Infermiera Volontaria rispetto ad un Infermiere laureato, segnalare che il corso superato equipara agli OSSS costituendo titolo per l'ingresso nel mondo del lavoro, che iscrivendosi al corso di laurea in scienze infermieristiche si accede al secondo anno avendo una abreviazione del corso una volta divenuta una infermiera volontaria.
insomma, se si dà una info si dà completa e non fuorviante.
Ma alla fine dei corsi gli oss oppure super oss, hanno solo un attestato rilasciato da un ente privato (es. Trend), mi risulta difficile che un università ti faccia saltare il primo anno (il primo è fondamentale in quanto si tratta di anatomia e fiosologia oltre che le altre scienza di base) ... Mi sono confrontato con alcuni iscritti e di queste materie poco e niente (oltre che preparare una "tesi" sulla cute) ,per cui dovro informarmi ... Nell' UCSC in cui studio ho spalleggiato con alcune di esse, grande senso della responsabilità e voglia di fare, anche se non stipendiate lavoravano a cottimo al posto di qualche "bel" stipendiato .
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Barthel
Ma alla fine dei corsi gli oss oppure super oss, hanno solo un attestato rilasciato da un ente privato (es. Trend), mi risulta difficile che un università ti faccia saltare il primo anno (il primo è fondamentale in quanto si tratta di anatomia e fiosologia oltre che le altre scienza di base) ... .
Il diploma di II.VV. è equipollente all’attestato di O.S.S.S. (art. 3 c. 10 Legge 3 Agosto 2009, n. 108).
Precedentemente era parificato al diploma di Infermiere Generico (art. 1 Legge 4 febbraio 1963, n. 95, oggi abrogata)
L’attestato O.S.S.S. non è invece equipollente al diploma IIVV.
Che le II.VV. potessero essere ammesse al secondo anno del Corso di Laurea in scienze infermieristiche era previsto dall’art. 197 del Decreto legislativo n. 66/2010.
Questa possibilità è stata in seguito preclusa dall'art. 1, c. 1, lett. mm), n. 2), del D.Lgs. 24 febbraio 2012 n. 20, che ha soppresso il seguente passaggio del DLgs. n. 66/2010 «e consente inoltre l'accesso, nel possesso dei requisiti richiesti, al secondo anno delle scuole delle infermiere professionali».
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Ma chi ha il diploma di Infermiere Generico, allo stato attuale, può ancora esercitare quella attività definita arte ausiliaria sanitaria quanto meno nelle attività di emergenza?
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Gli infermieri generici in caso di emergenza posso eseguire massaggio cardiaco esterno, manovre emostatiche di emergenza e respirazione artificiale.
Fonte: IPASVI
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Barthel
Gli infermieri generici in caso di emergenza posso eseguire massaggio cardiaco esterno, manovre emostatiche di emergenza e respirazione artificiale.
Fonte: IPASVI
Le mansioni sono un poco più varie rispetto a quelle richiamate dal precedente intervento http://www.ipasvilc.it/index.php/are...iere-generico/
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Gli ultimi corsi per Infermiere generico risalgono alla metà degli anni Settanta e molti di questi si sono riqualificati poi come Infermieri Professionali, una figura quindi che alla luce degli anni trascorsi, quaranta anni, credo sia scomparsa quasi del tutto visto che credo siano andati quasi tutti in pensione dal punto di vista lavorativo. Se parliamo di persone che fanno servizio come volontari il loro inquadramento è diverso alla luce dell'esperienza maturata, ma dal punto di vista legislativo sono ancora fermi al vecchio mansionario.